Diffusione Covid-19 tra i più giovani: secondo Burioni sarà molto più minacciosa
Il nuovo ceppo di Sars CoV2, arrivato in Italia da poche settimane e definito dai mass media come variante inglese, sembrerebbe minacciare i giovani nella fascia di età compresa tra 0 anni e 19 anni. Questa notizia è stata confermata proprio nelle ultime ore dall’immunologo Prof. Roberto Burioni. Secondo il parere scientifico il nuovo ceppo di Covid-19 scoperto nel Regno Unito riesce a colpire con maggiore intensità i giovani e pertanto il tema riapertura scuole, attivo proprio in questi giorni, preoccupa davvero tanto sia le istituzioni che la popolazione in generale. DA NON PERDERE Coronavirus,convocato d’urgenza il CTS: ipotesi misura ponte fino al 15 gennaio.
Perché sarebbe opportuno proseguire con la didattica a distanza?
La data del 7 gennaio 2021 è da parecchio tempo attesa dai ragazzi italiani, i quali desiderano rientrare nelle aule scolastiche e riprendere gli studi in modo tradizionale. Sebbene la didattica a distanza abbia permesso all’intera popolazione scolastica di non fermarsi per un anno intero, chiedere oggi ulteriori proroghe per la ripresa delle normali lezioni in presenza sembra doveroso nel rispetto proprio della salute dei cittadini. Tutti gli sforzi, i sacrifici e le rinunce fatte nei mesi scorsi hanno portato a un rallentamento significativo della diffusione del virus Sars CoV2.
Riaprire le scuole il 7 gennaio è possibile?
I dati ufficiali sul numero dei contagi in Italia sono ancora troppo alti e preoccupanti, pertanto sarebbe opportuno mantenere in vigore le scelte fatte in passato, nonostante si comprenda come queste disposizioni possano ferire la popolazione dei più giovani. Le istituzioni pubbliche stanno cercando da mesi di mettere tutti d’accordo, chiedendo enormi sacrifici ma la tempo stesso concedendo alcuni attimi di libertà. Le festività natalizie appena trascorse sono state per tutti differenti rispetto agli anni passati, nonostante le normative in vigore abbiano autorizzato la riconciliazione con le persone care.
Burioni ha chiesto il rinvio della riapertura delle scuole
Queste scelte, seppur rischiose, sono state il frutto di attente analisi sia dei dati ufficiali che dei bisogni dei cittadini. Oggi l’argomento che sta mettendo davvero in crisi il Viminale è quello della riapertura delle scuole a partire dal 7 gennaio. La scoperta di un nuovo ceppo Covid-19, molto attivo tra i giovani, è un rischio davvero troppo alto. Il virologo Roberto Burioni ha espressamente chiesto di rimandare la ripresa delle lezioni in presenza, poiché il virus Sars CoV2 si diffonde molto velocemente fra i giovani.
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