Vi sentite sempre stanchi? Ecco cosa vi sta accadendo. I sintomi da non sottovalutare

Se vi sentite sempre stanchi potreste avere la sindrome della stanchezza cronica. Una ricerca condotta dal King's College di Londra ha spiegato quali potrebbero essere i motivi che sono alla base di questa sindrome

Vi sentite sempre stanchi? Ecco cosa vi sta accadendo. I sintomi da non sottovalutare. Fonte foto: pazienti.it
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Vi sentite sempre stanchi? È colpa della sindrome della fatica cronica

La sindrome della fatica cronica è un disturbo caratterizzato da un senso di stanchezza cronica per una durata superiore ai sei mesi e, secondo quanto riportato da “Pazienti.it", nel nostro Paese colpisce tra le 200.000 e le 300.000 persone. Secondo le ultime ricerche si tratta di un disturbo alla cui origine vi sarebbe l'iperattività del sistema immunitario.

Cos'è la sindrome della fatica cronica?

Secondo quanto riportato da “Pazienti.it", quando si parla della sindrome della fatica cronica si intende un disturbo piuttosto complicato che ha come caratteristica peculiare una sensazione di estrema stanchezza che non si riconduce ad una condizione medica particolare. I sintomi della sindrome della fatica cronica generalmente tendono a peggiorare con l'attività fisica e, soprattutto, con quella mentale e non migliorano neppure dopo un periodo nel quale si è rimasti a riposo. Allo stato attuale non vi sono test che siano in grado di confermare la diagnosi da stanchezza cronica e allo stesso tempo le cause che sono alla base di questo disturbo sono sconosciute, anche se sono state avanzate alcune ipotesi.

Sindrome della fatica cronica, quali sono i sintomi più comuni?

A questo punto viene da chiedersi quali siano i sintomi più comuni della cosiddetta sindrome della fatica cronica. Secondo quanto riportato da “Pazienti.it", il sintomo principale non può che essere individuato nella stanchezza, ma ve ne sono anche altri come la perdita della memoria, la mancanza di concentrazione, il mal di gola, la presenza di linfonodi ingrossati nel collo e nelle ascelle, oltre a dolori muscolari o articolari senza che vi siano motivazioni particolari. A questi si aggiungono anche mal di testa, disturbi del sonno ed una stanchezza estrema che dura oltre 24 ore in seguito ad un esercizio fisico o mentale.


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Sindrome della fatica cronica, i fattori di rischio

Esistono dei fattori che vanno ad aumentare i rischi di sviluppare la sindrome della fatica cronica. Tra questi – secondo quanto riportato da “Pazienti.it" – vi è certamente l'età: se è vero che la sindrome della malattia cronica può insorgere in qualunque momento della vita, è altrettanto vero che si tratta di una sindrome che risulta essere più frequente in un'età compresa tra i 40 e i 50 anni. Un altro fattore di rischio è rappresentato dal sesso: le donne, infatti, risultano essere maggiormente esposte al rischio di essere colpite dalla sindrome di stanchezza cronica rispetto agli uomini. Infine, un altro fattore di rischio è certamente costituito dallo stress: quando non si riesce a tenerlo sotto controllo, infatti, aumentano le possibilità di sviluppare la sindrome.

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Sindrome della stanchezza cronica e sistema immunitario iperattivo: esiste un collegamento?

Sulla base delle nuove ricerche condotte dal King's College di Londra – secondo quanto riportato da “Pazienti.it" – è emerso un indizio importante per provare a comprendere le cause che sono alla base della cosiddetta sindrome della fatica cronica, definita anche con l'acronimo CFS (vale a dire chronic fatigue syndrome). Secondo il team di ricercatori che hanno condotto questo studio, una risposta iperattiva del sistema immunitario può generare uno stato prolungato di stanchezza. Per terminare lo studio, pubblicato sulla rivista “Psychoneuroendrocrinology“, i ricercatori hanno tenuto sotto osservazione 55 persone che sono state trattate con l'interferone alfa, utilizzato in genere per combattere l'epatite C. Nel corso del trattamento, molti pazienti hanno mostrato i sintomi tipici della sindrome della stanchezza cronica per un periodo che è andato oltre i sei mesi. Per questo motivo, dunque, queste persone sono diventate oggetto dello studio, con i ricercatori intenzionati ad isolare i fattori che hanno determinato questo disturbo. Va sottolineato come molte persone che soffrono di questo disturbo lo abbiano iniziato a manifestare dopo una grave infezione. Partendo da questo dato, dunque, i ricercatori hanno studiato i marcatori del sistema immunitario, oltre ai livelli di stanchezza presenti nei pazienti prima, durante e nel corso del trattamento. Sulle 55 persone che sono state prese in esame durante questo studio condotto dal King's College di Londra, 18 pazienti hanno sviluppato i sintomi della sindrome della stanchezza cronica. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che in queste 18 persone la risposta immunitaria era più alta rispetto a tutti gli altri pazienti, già prima dell'inizio del trattamento. Dunque, secondo quanto riferito dalla dottoressa Alice Russel, capo della ricerca, sarebbero stati compiuti dei passi avanti importanti nell'individuazione delle cause della sindrome: “Le nostre scoperte suggeriscono che le persone con una risposta immunitaria iperattiva possono avere un rischio maggiore di sviluppare la CFS“.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.