
Virus Ebola, Oms: “L’epidemia in Congo è emergenza mondiale”. Secondo l’ Unicef contagiati 750 bambini
La Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha confermato un primo caso di Ebola in una grande città. Secondo il Ministero della salute congolese, il caso positivo risponde a un pastore evangelista che è arrivato in autobus a Goma il 14 luglio dopo aver trascorso diversi giorni a Butembo, una delle città più colpite da Ebola, insieme a Beni e Katwa, nel Provincia del Nord Kivu (nord-est), come riportano alertageo.org e Repubblica.it
Le dichiarazioni del ministro congolese
“A causa della velocità con cui il paziente è stato identificato e posto in isolamento, così come l’identificazione di tutti i passeggeri sul bus Butembo, il rischio di diffondersi nel resto della città di Goma rimane basso“, ha affermato il ministro. della salute congolese, Oly Ilunga Kalenga, in una dichiarazione.
Come viene trasmesso il virus
Il virus Ebola viene trasmesso attraverso il contatto diretto con sangue e fluidi corporei contaminati, causa febbre emorragica e può raggiungere un tasso di mortalità del 90% se non trattato a tempo. L’Uganda ha confermato lo scorso giugno la morte di due persone (un ragazzo e sua nonna) appartenenti a una famiglia congolese che ha attraversato la Repubblica Democratica del Congo e alle quali le autorità hanno seguito la pista per riportare i sopravvissuti nel paese vicino.
Stato di emergenza
Lo stato di ‘Emergenza Internazionale di Salute Pubblica’ è stato deliberato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il Ruanda aveva sconsigliato i viaggi indispensabili, poichè confinante con la città di Goma.
Il virus arrivato per la prima volta in una grande città
Il virus è arrivato per la prima volta in una grande città della Repubblica democratica del Congo nei giorni scorsi. Si tratta di Goma ai confini con Rwanda, i casi sospetti sono 22. I contatti diretti con l’uomo sono stati sottoposti a vaccinazione. “La dichiarazione è una misura che riconosce il possibile aumento del rischio nazionale e regionale, e il bisogno di una azione coordinata e intensificata per gestirlo”, ha riferito il direttore del Comitato Robert Steffen –
Esperti preoccupati
A preoccupare gli esperti è l’espansione geografica dell’epidemia, con i casi che ora coprono un’area di 500 chilometri quadrati. Un lavoro straordinario è stato fatto per quasi un anno nelle circostanze più difficili. Fino ad oggi, a causa dell’ultimo focolaio, quasi 2.500 persone sono state contagiate in Congo, di cui 1.665 sono morte
Allerta lanciata anche dall’Unicef
Anche l’Unicef ha lanciato un allerta per la tragedia che sta colpendo in particolar modo i bambini: in Congo, 750 bambini sono stati colpiti dal virus Ebola (31% dei casi) ed il 40% ha meno di 5 anni. L’epidemia sta contagiando un maggior numero di bambini rispetto alle precedenti, riferiscono gli esperti.
Colpiti i bambini piccoli
Sono particolarmente colpiti I bambini piccoli, con meno di 5 anni, che poi di conseguenza contagiano anche le donne. Le donne rappresentano il 57% dei casi fra gli adulti. Prevenire i contagi fra i bambini è molto importante per combattere il virus.
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