
Si chiama H5N8 e potrebbe diventare un virus potenzialmente pericoloso anche per l’essere umano
L’epidemia da Covid-19 non è l’unica che sta preoccupando la popolazione mondiale, e in particolar modo quella dell’Est Europa. A partire dalla fine del 2019 sono stati scoperti nuovi casi di animali infetti dall’influenza aviaria (ceppo H5N8). Nel corso degli ultimi dodici mesi i ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) hanno analizzati la situazione sanitaria all’interno di numerosi allevamenti di polli, tacchini e anatre, gli esemplari maggiormente colpiti dall’agente patogeno H5N8. Nel mese di gennaio 2021 è stato scoperto un focolaio del virus ad alta patogenicità H5N8 di ceppo aviario in un allevamento della regione Emilia Romagna, in Italia. Leggi anche Coronavirus, torna la paura in una regione del centro Italia dove il fattore Rt è tornato a crescere.
Influenza aviaria H5N8 in Italia
Le istituzioni locali, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico, stanno verificando tutti i dati in possesso e hanno immediatamente disposto l’irrigidimento dei protocolli sanitari veterinari, al fine di scongiurare la diffusione di questa epidemia. Il focolaio d’influenza aviaria ad alta patogenicità H5N8 registrato di recente in Italia non è il primo caso in Europa. Negli ultimi mesi sono stati soppressi oltre trecento mila esemplari tra polli, anatre e tacchini presenti in allevamenti colpiti dal virus H5N8. Nonostante questa tragica soluzione abbia permesso di bloccare la diffusione del contagio, non può essere sempre adottata in futuro, qualora si dovessero scoprire nuovi focolai.
La migrazione di uccelli la causa principale
A partire dal mese di ottobre 2020 il virus dell’influenza aviaria H5N8 si è diffuso all’interno dei territori italiano ed europeo, in seguito alla migrazione di numerosi uccelli infetti. La migrazione degli uccelli è un fenomeno naturale che si ripete ogni anno e accoglie numerose specie di volatili principalmente nelle aree italiane a nord est, caratterizzate da un clima prettamente umido. Anche nella città costiera cinese di Jangsu sembra che questo virus stia colpendo molti uccelli selvatici. Proprio recentemente ne sono stati trovati ben 17 morti con questo virus. Le autorità locali hanno provveduto a disinfettare tutta l’area dove sono stati trovati gli uccelli infetti ma l’attenzione rimane alta.
Influenza aviaria H5N8: può infettare l’uomo?
Attualmente la recente diffusione del contagio dal virus H5N8 ha interessato esclusivamente esemplari volatili. In passato questo agente patogeno ha colpito anche l’essere umano, provocando la comparsa di congiuntivite, febbre, mal di gola, tosse, mal di testa e dolori muscolari diffusi. La sintomatologia riconducibile all’influenza aviaria è simile ad altre tipologie influenzali, compreso il Covid-19.
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