
Virus respiratorio sinciziale sempre più diffuso in Italia
Si sta parlando molto, in questi giorni, del virus respiratorio sinciziale che si sta diffondendo in Italia: l’allarme era inizialmente stato lanciato da Stati Uniti e Nuova Zelanda, ma il virus è sbarcato anche nel nostro Paese. Si tratta di un’infezione respiratoria molto pericolosa per i più piccoli. In questo periodo si segnalano reparti pediatrici e terapie intensive pieni a causa dei ricoveri. Leggi anche Virus respiratorio neonati, Burioni: “Pericolo non indifferente. Non abbiamo ancora…”
Ospedali pieni: la situazione è preoccupante
A Padova, come riporta IlGiornale.it, ci sono al momento 16 bambini ricoverati, quattro dei quali intubati e attualmente in rianimazione; 10 i ricoverati al Policlinico Umberto I di Roma, due dei quali – che hanno un solo mese di vita – in terapia intensiva. La situazione è preoccupante anche in molti altri ospedali. I piccoli pazienti mostrano bronchioliti e polmoniti causate dal virus. “Il virus Vrs sta circolando: i reparti e i pronto soccorso sono sotto pressione”, ha dichiarato Gianvincento Zuccotti, responsabile del reparto di Pediatria all’Ospedale Buzzi di Milano. Leggi anche Influenza, Pregliasco: “Quest’anno l’epidemia ci sarà. Attesi 4-6 milioni di casi”
Aumento esponenziale dei ricoveri negli ultimi 15 giorni
Sette i bambini ricoverati con bronchiolite da virus respiratorio sinciziale al Buzzi, cinque quelli con bronchioliti Vrs negativa. Una sola bambina nel reparto di terapia intensiva con bronchiolite da Vrs. Come spiegato da Antonino Reale, responsabile Pediatria emergenza dell’ospedale Bambino Gesù d Roma, “negli ultimi 15 giorni stiamo assistendo ad un aumento esponenziale dei ricoveri per bronchioliti, anche gravi, che sono la conseguenza del virus respiratorio sinciziale. Spesso dagli esami risulta la presenza di più virus, anche 3-4, quindi c’è un’associazione di più patogeni”. Leggi anche La mancanza di questa vitamina invecchia il cervello: ecco i rimedi
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Il virus si è presentato in anticipo rispetto al solito
Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria, ha spiegato all’Adnkronos che “l’allentamento delle misure anti-Covid, associato al rientro a scuola dei bambini più grandi, ha notevolmente favorito la diffusione del virus respiratorio sinciziale, che si è presentato con anticipo rispetto al periodo abituale”, ovvero dicembre-gennaio, “ed effettivamente sembra si stiano registrando anche casi più gravi.
Ecco come riconoscere il virus respiratorio sinciziale
Il virus respiratorio sinciziale è un virus molto comune, che circola tra la popolazione adulta e tra i bambini più grandi dando, nelal maggior parte dei casi, alcuni lievi sintomi respiratorio. Adulti e bambini grandi, però, rappresentano un veicolo di trasmissione per i bambini più piccoli, che possono manifestare infezioni delle basse vie respiratorie e bronchioliti gravi. I sintomi sono quelli di una difficoltà respiratoria. Inizialmente è simile a un semplice raffreddore: per 1-3 giorni i neonati mostrano i sintomi di un’infezione delle alte vie respiratorie con starnuti, tosse, mal di gola e febbre. Dal terzo al quinto giorno possono cominciare a manifestare un distress respiratorio e spesso hanno bisogno dell’ossigeno.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.