Virus respiratorio neonati, le parole di Burioni
Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) arriva tutti gli anni in autunno. Questo virus colpisce i neonati e riempie i reparti di pediatria. Per i bambini più deboli può rappresentare un pericolo. Qesto virus è stato scoperto negli anni ’50. Il virologo Roberto Burioni, docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha espresso la sua opinione su questo argomento. Vediamo di seguito tutti i dettagli. Leggi anche: Allerta alimentare, richiamo del Ministero della Salute per uova contaminate per rischio salmonella
Virus respiratorio arrivato prima del solito
Sembra che in questa stagione autunnale il virus respiratorio sinciziale nei neonati (Rsv) sia arrivato prima del solito. Per ora ancora non è stato messo a punto un vaccino efficace. Proprio Burioni dichiara: Purtroppo contro questo virus non abbiamo ancora un vaccino efficace. Negli anni ’60 fu messo a punto un vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv). Purtroppo non si dimostrò efficace e fu chiaro che i vaccinati contraevano la malattia in maniera più grave. ‘, come riporta Leggo.it. Leggi anche: Coronavirus, dal 3 novembre 2021 scatta il nuovo obbligo: ecco dove sarà necessario mostrare il Green Pass
Perchè è arrivato prima del solito?
Il virus dei neonati sarebbe arrivato prima del solito a causa dell’allentamento delle misure anti-Covid, come il lavaggio delle mani, uso delle mascherine. Ma tutto questo sarebbe anche associato al rientro a scuola dei bambini più grandi. Questo ha favorito la diffusione del virus respiratorio sinciziale, che si è presentato con anticipo rispetto al periodo abituale. Lo ha dichiarato all’Adnkronos Salute Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria (Sip). Leggi anche: La mancanza di questa vitamina invecchia il cervello: ecco i rimedi
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I sintomi del virus
La Staiano spiega che nella maggior parte dei casi il virus provoca sintomi respiratori lievi, comequelli di un banale raffreddore. Gli adulti e i bambini grandi rappresentano un veicolo di trasmissione per i bambini più piccoli. Nei casi più gravi invece si ha difficoltà respiratoria e provoca forme di bronchiolite gravi, con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie. Per quanto riguarda la prevenzione, sono valide tutte le precauzioni standard, che conosciamo bene ormai.
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