Il virus sinciziale può rappresentare una grave minaccia per la salute di bambini e persone fragili: ecco come prevenirlo
I pediatri italiani hanno lanciato in queste ore l’allarme per l’incremento della diffusione del virus sinciziale che colpisce i bambini. Soprattutto in autunno questo virus colpisce in maniera sistematica molti bambini causando, nei casi peggiori, anche gravi conseguenze al soggetto che viene infettato. L’allarme è stato lanciato dalla Società Italiana di Pediatria, nella persona di Rino Agostiniani, che fa parte del direttivo della Sip.
Il paragone con il Covid
Secondo Agostiniani il virus sinciziale dovrebbe destare molte più preoccupazioni in autunno rispetto al Covid anche per il fatto che nelle ultime settimane si è verificato un aumento esponenziale dei contagi. In questi ultimi giorni si è parlato molti di più delle nuove varianti del Covid, mentre in realtà bisognerebbe spostare maggiormente l’attenzione sui bambini che sono soggetti fragili e con la riapertura delle scuole rischiano di finire dentro il “vortice” dell’epidemia del virus sinciziale.
Il virus sinciziale può essere un pericolo per le persone fragili
Da due anni circa il virus respiratorio sinciziale ha fatto capolino nelle cronache anche per via dei tanti casi di contagi anche tra le persone più fragili. Si tratta di un virus che di per sé non presenta grosse problematiche e che non mette a rischio l’incolumità delle persone infette, ma quando contagia delle persone vulnerabili può anche arrecare gravi danni alla salute incrementando anche il numero dei ricoveri e quindi l’occupazione dei reparti. …
I vaccini rappresentano la migliore prevenzione
Come ha avuto modo di spiegare in una intervista il dottor Agostiniani, occorre rimanere calmi e tranquilli dedicandosi soprattutto alla prevenzione basata sui vaccini. Il vaccino Abrysvo, che ha ricevuto l’ok della Commissione Europea ad agosto, è in grado di offrire una protezione adeguata ad anziani e bambini fino a sei mesi e, per questo motivo, rimane lo strumento più prezioso per prevenire il contagio per i soggetti più fragili.
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