Virus sinciziale, i pediatri lanciano l’allarme
Il virus sinciziale preoccupa sempre di più. La sindrome respiratoria che colpisce i bambini, con forme gravi nei neonati, sta facendo crescere l’allarme negli ospedali: i pediatri stanno lanciando l’allarme per il rapido diffondersi di questo virus. Nelle ultime settimane, infatti, si è assistito ad un sostanziale aumento dei ricoveri. Lo stato di allerta, insomma, è alto e la situazione non lascia per nulla sereni. Leggi anche Coronavirus, l’Iss: ecco cosa succede ai vaccinati 6 mesi dopo la seconda dose. I dati
Più di 20 accessi al giorno al Bambino Gesù di Roma
È il numero dei bambini ricoverati negli ospedali, in rapido aumento, a preoccupare maggiormente: sensibili incrementi di ricoveri si registrano presso le strutture ospedaliere di Milano e presso le due strutture dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. In quest’ultimo caso, come riporta Notizie.it, si registrano attualmente oltre 20 accessi di neonati affetti dal virus al giorno. Leggi anche Questo spray miracoloso potrebbe in grado di cancellare la demenza: ecco come funziona
Il responsabile del reparto di pediatria: “Il virus è arrivato in anticipo: ecco perché”
Come spiegato ai microfoni di Fanpage da Antonino Reale, Responsabile del reparto di pediatria dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, il virus “quest’anno è arrivato molto in anticipo rispetto agli anni passati. I motivi sono diversi e varie ipotesi sono state fatte: lo scorso anno non lo abbiamo visto quasi per niente e i bimbi non si sono ammalati perchè con la pandemia eravamo protetti col lockdown, eravamo abituati a usare mascherine, stare a distanza e a prendere molte precauzioni se una persona stava male”. Leggi anche Virus sinciziale, ospedali pieni di bambini con bronchiolite, pazienti lombardi trasferiti fuori regione
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Reale spiega le differenze con lo scorso anno
Antonino Reale ha anche spiegato che “quest’anno è come se ci fosse stato un minore allenamento del sistema immunitario, bambini e genitori portano a casa più virus perché non si sono ammalati lo scorso inverno. I piccolini sotto l’anno di vita si stanno ammalando di più di bronchiolite. La fotografia attuale che abbiamo al momento sono venti ricoveri al giorno nel DEA di Roma, a Palidoro i numeri sono più bassi ma non meno importanti”.
La situazione negli ospedali
A preoccupare maggiormente è proprio la situazione negli ospedali: “Al momento ci sono 40/45 ricoverati per bronchiolite, di cui 5/6 in terapia intensiva. Lo scorso inverno, 2019/2020, abbiamo avuto poche decine di accessi, mentre l’inverno ancora precedente sono stati superati i mille casi, il 48% si sono tramutati in ricoveri. Ora siamo sui 20 accessi al giorno, che in un mese diventano 600: se continua così supereremo gli anni precedenti”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.