Virus Zika, ecco cosa ha scoperto il La Jolla Institute for Immunology (LJI) sull’evoluzione del virus delle zanzare
I ricercatori del La Jolla Institute for Immunology (LJI) hanno scoperto che il virus Zika può mutare e diventare molto più infettivo nel corso del tempo, sfondando anche l’immunità preesistente. Uno dei ricercatori che ha lavorato presso la Jolla Institute ha fermato che il mondo della medicina dovrebbe monitorare con attenzione l’emergere di questa variante come ha evidenziato anche lo studio Cell Reports coordinato dal professordell’universi Pei-Yong Shità della University of Texas Medical Branch (UTMB).
Le affinità tra Zika e Dengue
Il virus Zika viene trasportato dalle zanzare anche se in genere negli adulti i sintomi sono abbastanza lievi. Tuttavia il virus può infettare un feto in via di sviluppo causando gravi malformazioni al nascituro come, tra l’altro, anche la microcefalia. Il virus Zika e il virus Dengue sono presenti in molti paesi del mondo spesso anche sovrapponendosi. Il virus Dengue così come Zika è un flavivirus trasmesso dalle zanzare e quindi presenta molti tratti biologici in comune con il virus trasmesso dalle zanzare. Sono talmente simili i due virus che la risposta immunitaria innescata dalla contrazione di uno dei due virus, offre protezione anche contro l’altro virus. Infatti è stato verificato dagli scienziati che la stragrande maggioranza delle persone già esposte al virus della Dengue possiede le cellule T e gli anticorpi per proteggersi anche da Zika.
Lo studio che ne ha analizzato l’evoluzione
Sfortunatamente però entrambi i virus hanno la caratteristica di mutare con grande frequenza essendo virus RNA. in un periodo in cui ci sono tante zanzare in circolazione soprattutto in zone densamente popolate, questi virus si muovono costantemente avanti e indietro e si evolvono rapidamente. Attraverso lo studio effettuato dal team del La Jolla Institute è stato possibile verificare la rapida evoluzione di Zika riproducendo i cicli di infezione che si alternano rapidamente tra cellula di zanzara e topi. Si è così scoperto che è molto facile per il virus Zika acquisire un singolo cambiamento di aminoacido che consente al virus di effettuare più copie di se stesso. In questo modo il virus aumenta la sua capacità di replicarsi sia nei topi che nelle zanzare. CONTINUA A LEGGERE..
Allo studio nuovi vaccini
Queste nuove varianti si sono rivelate molto pericolose anche per gli esseri umani poiché il virus è diventato nel tempo molto più virulento. Secondo quanto hanno ammonito gli scienziati, un elevato tasso di replicazione in una zanzara o in un ospite umano potrebbe aumentare la trasmissione virale o la patogenicità causando nuovi focolai. Si è anche scoperto che la variante Zika identificata si è evoluta al punto in cui l’immunità cross-protettiva offerta dalla preesistente infezione da Dengue risulta non più efficace nei topi. Il laboratorio di Shresta è già al lavoro per realizzare dei vaccini anti-Zika che contrastino questa pericolosa mutazione.
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