Cos’è la vitamina D
Nonostante si chiami vitamina D, non si può considerarla una vitamina nel senso più stretto del termine. Con il termine vitamine si intendono infatti importanti sostanze organiche che non possono essere sintetizzate dall’organismo e devono essere fornite attraverso l’alimentazione. D’altro canto, la vitamina D viene sintetizzata principalmente attraverso l’esposizione alla luce solare e, in condizioni normali, non è necessario ottenerla dal cibo per raggiungere concentrazioni sufficienti.
Le cause di una vitamina D bassa
La carenza di vitamina D colpisce comunemente le persone che non si espongono alla luce del sole e che non assumono abbastanza vitamina D dal loro regime alimentare. I cibi naturali raramente contengono sufficiente vitamina D per prevenirne la carenza. Invece, gli alimenti arricchiti con vitamina D e gli integratori di questa vitamina possono aiutare a prevenirne la carenza causata dalla mancata esposizione alla luce solare. Conseguentemente a quanto detto, si può dedurre che i soggetti colpiti dalla vitamina D bassa sono coloro che non trascorrono molto tempo all’aria aperta: gli anziani e chi vive in una casa di riposo per esempio.
La carenza può palesarsi anche d’inverno alle latitudini settentrionali e meridionali oppure nelle persone che coprono il capo come le donne musulmane. E’ quanto riportato dal portale Manuale Msd. I neonati possono incorrere in un livello basso di vitamina D, in quanto il latte materno contiene piccole quantità di questa vitamina e se non sono abbastanza esposti al sole sono anche a rischio di rachitismo. Alcuni esperti consigliano di esporre braccia e gambe oppure il viso, braccia e mani alla luce solare diretta per 5-15 minuti almeno tre volte a settimana. Tuttavia, alcune persone come quelle con la pelle più scura o gli anziani potrebbero aver bisogno di una maggiore esposizione al sole. Detto questo, c’è anche da sottolineare che molti dermatologi consigliano di evitare un’eccessiva esposizione al sole poiché cresce il rischio di cancro della pelle. In alcune persone, la pelle produce meno vitamina D in risposta alla luce del sole. Questo include le persone con la pelle scura, gli anziani e quei soggetti che utilizzano la protezione solare.
Il corpo potrebbe non assorbire abbastanza vitamina D dal cibo. I disturbi da malassorbimento fanno sì che l’organismo non sia in grado di assorbire completamente i grassi. Anche la vitamina D non è adatta all’assorbimento perché è una vitamina liposolubile e viene solitamente assorbita insieme ai grassi nell’intestino tenue. Con l’avanzare dell’età, meno vitamina D può essere assorbita nell’intestino e il corpo potrebbe non essere capace di convertire la vitamina D nella sua forma attiva. Alcune malattie renali ed epatiche e alcuni rari disturbi genetici influenzano tale conversione. Lo stesso vale per alcuni farmaci, come anticonvulsivanti e la rifampicina.
I sintomi della carenza di vitamina D
Livelli bassi di vitamina D possono provocare dolore muscolare, debolezza e dolore osseo a qualsiasi età. Gli spasmi muscolari possono rappresentare un primo segno di rachitismo nei neonati. Questi sono provocati da bassi livelli di calcio nel sangue nelle persone con grave carenza di vitamina D. Se una donna incinta ha un livello di vitamina D basso, il suo neonato può sviluppare spasmi. Essi colpiscono il volto, mani e piedi. Se gli spasmi sono gravi possono verificarsi convulsioni. Nei bambini piccoli affetti da rachitismo, l’intero cranio può essere molle. I bambini più grandi possono avere difficoltà a sedersi o a gattonare e lo spazio tra le fontanelle potrebbe richiedere più tempo per chiudersi. Nei bambini di età compresa tra 1 e 4 anni, la crescita ossea può essere compromessa, causando la scoliosi e l’inversione o il valgo delle ginocchia. Potrebbe essere necessario più tempo perché questi bambini imparino a camminare. Nei bambini e negli adolescenti camminare può diventare doloroso. Una grave carenze di vitamina D può provocare l’inversione o l’eversione delle ginocchia. Nelle ragazze adolescenti le ossa pelviche possono appiattirsi e il canale del parto può restringersi. Negli adulti le ossa diventano fragili, soprattutto quelle della colonna vertebrale, del bacino e delle gambe. Toccare l’area interessata può provocare dolore e possono verificarsi fratture. Negli anziani, anche il minimo impatto o caduta insignificante può causare fratture, soprattutto quelle dell’anca.
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Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.