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Vitamina D, meno malattie cardiovascolari se i livelli sono sufficienti: ecco come integrarla con l’alimentazione

Una carenza di vitamina D nell'organismo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari: lo studio. Ecco come integrarla con l'alimentazione

Vitamina D, meno malattie cardiovascolari se i livelli sono sufficienti: ecco come integrarla con l’alimentazione
Vitamina D, meno malattie cardiovascolari se i livelli sono sufficienti: ecco come integrarla con l'alimentazione - Foto Pixabay

Vitamina D, il suo ruolo indispensabile

Il nostro organismo è un meccanismo complesso che ha bisogno di diversi fattori per funzionare al meglio. Tra questi fattori c’è senza dubbio il giusto apporto di vitamine. Una delle vitamine più importanti è la D, fondamentale per la salute del nostro organismo: è un regolatore nel metabolismo del calcio e delle ossa ed esercita anche una funzione immuno modulante, ovvero migliore la risposta immunitaria dell’organismo.

Vitamina D, con la carenza si rischiano tante patologie

Il ruolo della vitamina D è indispensabile nell’attivazione delle nostre difese immunitarie: la carenza di questa vitamina è associata a un aumento delle infezioni, soprattutto vitale. Secondo alcuni studi, come riporta Today.it, c’è anche un’associazione tra carenza di vitamina D e rischio aumentato di diverse patologie come cancro, malattie cardiovascolari e autoimmuni, morbo di Alzheimer, allergie, sclerosi multipla, obesità e riduzione dell’umore.

Vitamina D e malattie cardiovascolari

In particolare si sta indagando sulla relazione tra vitamina D e malattie cardiovascolari: tra gli studi più importanti in questione c’è quello condotto dai ricercatori dell’Australian Centre for Precision Health dell’University of South Australia Cancer Research, pubblicato sull’European Heart Journal. Secondo la ricerca, le persone con carenza di vitamina D hanno maggiori probabilità di soffrire di malattie cardiache e pressione sanguigna più alta rispetto ai soggetti con livelli adeguatidi vitamina D.

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Così aumenta il rischio

Il rischio di malattie cardiache nei soggetti con concentrazioni più basse di vitamina D è risultato essere più del doppio in soggetti con concentrazioni sufficienti. “Una correazione dei livelli di vitamina D in soggetti carenti potrebbe ridurre l’incidenza a livello globale delle malattie cardiovascolari e l’onere di queste sulla sanità pubblica”, secondo i ricercatori. L’80% del nostro fabbisogno giornaliero di vitamina D è prodotto dalla cute per effetto dei raggi UVB, mentre il restante 20% proviene dall’alimentazione.

Gli alimenti consigliati

È evidente, quindi, quanto sia importante avere livelli adeguati di vitamina D per prevenire malattie cardiovascolari: una carenza si verifica con valori inferiori a 10 ng/ml, insufficienza dai 10 ai 30 ml e una tossicità oltre i 100 ng/ml. Valori ideali vanno in media da 30 a 100 ng/ml. Alimenti ricchi di vitamina D sono pesce azzurro, tuorlo d’uovo, latte e formaggio.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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