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Volete dimagrire? Niente dieta, c’è l’Intuitive Eating: ecco cos’è e come funziona

La dottoressa Christy Harrison ha spiegato perché l'Intuitive Eating può essere più efficace delle diete classiche: di cosa si tratta

Volete dimagrire? Niente dieta, c’è l’Intuitive Eating: ecco cos’è e come funziona
Dieta Golon, ecco come funziona- Foto PixaBay

Volete dimagrire? Niente dieta, c’è l’Intuitive Eating

Le feste sono ormai alle spalle ed è tempo di tornare in forma. Quanti di voi hanno ripreso l’attività fisica e la palestra? E quanti hanno già cercato una dieta a cui affidarsi? Quest’articolo è rivolto soprattutto a questa seconda categoria. Non affannatevi, il metodo migliore per dimagrire è l’Intuitive Eating. Almeno secondo quanto dichiarato dalla dottoressa Christy Harrison nel suo libro “Anti Diet“, come riportato da HuffingtonPost.it.

Che cos’è l’Intuitive Eating

L’Intuitive Eating è una sorta di “dieta fai da te”: a decidere cosa mangiare e quanto, secondo questo stile, è un mix tra i sentori dell’organismo e il buon senso individuale. A molti può sembrare un’utopia, ma alcuni studi hanno dimostrato che il regime di Intuitive Eating può funzionare anche meglio delle diete classiche. “Le diete – ha dichiarato la dottoressa Harrison – non solo innescano un ciclo di ossessione per il cibo e le abbuffate, ma hanno un costo ancora più gravoso. Inizi a capire che la dieta non ti dà quello che desideri e ti priva di tanti aspetti importanti della vita: soldi e tempo, il benessere generale, la tua felicità”. “Non avrete voglia di mangiare ciambelle un giorno sì e l’altro no – prosegue la Harrison – perché, dopo un po’, il corpo avrà voglia di qualcosa di diverso”. É davvero così? Alcune ricerche sembrano confermare questa teoria…

I risultati della ricerca

La dottoressa Tracy L. Tylka, ricercatrice che si occupa di comportamento alimentare e percezione dell’immagine fisica presso la Ohio State University (USA), ha analizzato un gruppo di persone che hanno adottato lo stile “Intuitive Eating“: dai risultati, spiega HuffingtonPost.it, si è evinto che questi individui sono più consapevoli, si fidano dei segnali interni di fame e sazietà inviati dal corpo e utilizzano questi segnali per stabilire quando e quanto mangiare. Essi, inoltre, nonostante tutto sarebbero meno inclini ad abbuffarsi rispetto a chi segue ferrei regimi di dieta e rischia di cadere in tentazione. Non resta che provare! E, ovviamente, fare attività fisica…

L’ attività fisica riduce il rischio di 7 tipi di tumore, ecco quali sono

E a proposito di attività fisica, mantenere uno stato di salute ottimale gli esperti consigliano di fare attività fisica almeno qualche ora a settimana. Le linee guida stilate dagli scienziati mostrano anche qual è la quantità giusta di attività fisica da compiere per ridurre il rischio di tumore.  Lo spiega uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva già definito i livelli e parametri consigliati e le ricadute sullo stato di salute.

La ricerca

I ricercatori del National Cancer Institute hanno verificato i benefici dell’attività fisica in generale. Inoltre gli scienziati hanno verificato che i livelli raccomandati di attività fisica proteggono da almeno 7 tipi di cancro. Studio effettuato su un campione di oltre 750.000 persone, che secondo gli scienziati fornisce una misura quantitativa dell’affidabilità delle attuali linee guida, come riporta il sito GalileoNet.it.

Attività fisica: ecco quanta se ne deve fare

Lo stile di vita sedentario  appartiene ormai alla gran parte della popolazione. Specie chi lavora in ufficio sta spesso seduto e questo compromette il nostro stato di salute. La mancanza di esercizio favorisce l’obesità, indebolisce il sistema immunitario e si associa a diabete di tipo 2, la cardiopatia, l’atrofia muscolare e persino il cancro. Una buona forma fisica invece protegge da tutte queste malattie. L’OMS raccomanda di fare attività fisica: dalle 2.5 alle 5 ore a settimana di attività moderata e da 1.25 a 2.5 ore di attività intensa.

L’esercizio fisico riduce il rischio di cancro

La ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Oncology è un’analisi riguardante 9 studi  per un totale di 755.459 partecipanti. Le persone sono state seguite per 10 anni per verificare l’associazione tra attività fisica e cancro. In questo lungo periodo di studio sono stati documentati 50.620 casi di cancro. Il rischio di ammalarsi è risultato minore tra le persone che avevano praticato esercizio fisico nei tempi e nelle modalità raccomandate dalle linee guida dell’OMS.

L’attività fisica può ridurre il rischio di contrarre i seguenti tumori

La riduzione del rischio è stata confermata per 7 dei 15 tipi di tumore studiati: il tumore al colon (rischio minore dell’8%-14% negli uomini), al seno (rischio minore del 6%-10%), all’endometrio (rischio minore del 10%-18%), al rene (rischio minore dell’11%-17%), il mieloma (rischio minore del 14%-19%), il tumore al fegato (rischio minore del 18%-27%) e il linfoma non-Hodgkin (rischio minore dell’11%-18% nelle donne).

I limiti di questa analisi

Questa analisi ha anche dei limiti che sono stati messi in luce dagli autori della ricerca. Il numero dei pazienti per alcuni tipi di cancro era molto limitato, e non tutte le etnie erano ugualmente rappresentate. I livelli di attività fisica, non sono stati misurati in maniera rigorosa e oggettiva, ma solo sulla base delle dichiarazioni dei partecipanti. Lo studio sostiene comnque l’affidabilità delle attuali linee guida e potrebbe orientare i futuri sforzi per la prevenzione del cancro.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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