West Nile, aumentano i casi: scattano le zone rosse in Veneto. Ecco cosa sta succedendo
Aumenta la diffusione del West Nile, il Veneto resta la Regione più colpita: scattano le zone rosse, come previsto dal nuovo piano straordinario
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West Nile, in Veneto scattano le zone rosse
Il West Nile continua a diffondersi in Italia, con il Veneto che è ancora la Regione più colpita: su 386 contagi registrati finora, infatti, 123 sono stati individuati proprio nel Veneto. Alcuni cluster hanno costretto le autorità a proclamare due zone rosse in provincia di Padova e in quella di Venezia. Quest'oggi, come riporta Ilrestodelcarlino.it, sono intanto in programma nuovi interventi di disinfestazione nel veneziano, così come previsto dal nuovo piano di emergenza regionale.
Qual è la situazione in Veneto
In Veneto la situazione è sotto stretto monitoraggio: dei 386 casi di West Nile, 192 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva, di cui 100 proprio in questa Regione; su 22 decessi registrati nel nord Italia, 13 sono avvenuti in Veneto. A complicare la situazione è stata la siccità estiva, che ha provocato una proliferazione di focolai di zanzare. Per questo motivo Venezia e Spinea sono entrate in zona rossa.
Il piano straordinario regionale
Per far fronte all'emergenza West Nile, nei giorni scorsi il Veneto ha messo a punto il nuovo piano straordinario regionale che suddivide i Comuni nelle aree di rischio di colore bianca, gialla, arancione e rossa. Nei primi dieci giorni di settembre saranno messi in atto alcuni interventi per ridurre le infezioni, soprattutto tra i soggetti fragili. “Non potevamo non agire davanti a una diffusione così elevata del West Nile", ha spiegato Manuela Lanzarin, assessore a Sanità e Sociale.
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Cos'è il West Nile e quali sono i sintomi
Il West Nile è un virus che provoca l'omonima febbre West Nile: si tratta di un viris che si trova in uccelli selvatici e zanzare (per lo più del tipo Culex). Proprio le punture di zanzare sono il principale mezzo di trasmissione all'uomo. L'infezione non si trasmette da persona a persona. Il virus ha un periodo di incubazione che va da 2 a 14 giorni dopo la puntura. La maggior parte delle persone è asintomatica. Tra i sintomatici il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito; negli anziani e nelle persone fragili, però, la sintomatologia può essere più grave e si presentano sintomi come febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, convulsioni, fino alla paralisi e al coma; alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi il virus può portare alla morte.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.