West Nile, il virus delle zanzare: aumentano i casi in Italia
Tra i tanti problemi da fronteggiare in questa estate molto particolare c’è anche West Nile: si tratta di una infezione causata da un virus trasmesso dalle zanzare (e non da uomo a uomo) che provoca una febbre anche mortali. Numerosi i casi già registrati in Italia e anche qualche vittima. Gli esperti invitano a fotografare le zanzare avvistate in montagna, in modo da aiutare nelle indagini su quella che sembra una vera e propria emergenza.
Il virus è portato dalla zanzara culex: può attaccare in due momenti precisi
West Nile, come spiegato da Renzo Scaggiante, Primario di malattie infettive all’ospedale di Belluno e già vice primario all’ospedale di Padova, “non è trasmissibile da uomo a uomo: è causata da un virus iniettato dalla puntura di una piccola zanzara nostrana, la culex, che attacca al tramonto e all’alba e può portare encefalite in circa l’1% dei casi. Non vi sono al momento vaccini, ancora allo studio”, ha dichiarato a Ilgazzettino.it.
Come prevenire la febbre West Nile
Al momento, insomma, come possiamo fare per proteggerci da West Nile? “È possibile solo la prevenzione a livello individuale coadiuvata dall’uso di repellenti anche biologici. Vale sempre la regola per la riduzione della diffusione delle zanzare di eliminare i ristagni d’acqua e, laddove non possibile, procurarsi le pastiglie spesso distribuire gratis in molti comuni”. I casi registrati finora in Italia, come riporta Repubblica.it, sono un centinaio, 68 dei quali in provincia di Padova.
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West Nile è una malattia provocata dall’omonimo virus diffuso in Africa, Asia Occidentale, Europa, Australia e America. Il principale mezzo di trasmissione all’uomo sono le punture di zanzara. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia tra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti fragili. La maggior parte delle persone non mostra sintomi, mentre tra i casi sintomatici il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi durano generalmente pochi giorni. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell1% delle persone infette: tra questi anche la paralisi e il coma. Nei casi più gravi (uno su mille) il virus può causare un’encefalite letale.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.