West Nile, il virus può essere pericoloso? L’esperta consiglia di fare attenzione ai sintomi. Ecco quali sono
Tre giorni fa il virus West Nile ha provocato una vittima. Si tratta di un 83enne ricoverato a Piove di Sacco. L’ospedale di Padova ha comunicato successivamente il ricovero di un altro caso di paziente affetto da West Nile. E’ un uomo di 72 anni originario di Anguillara Veneta. Il paziente al suo arrivo presentava un quadro clinico complesso, come ha fatto sapere l’ospedale. L’uomo sarebbe stato colto da un improvviso aggravamento neurologico e quindi è scattato il ricovero d’urgenza, come riporta ilmessaggero.it.
Attenzione ai sintomi
La dottoressa Marina Munari, direttore della Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’Azienda Ospedale Università di Padova, fa sapere che è importante rivolgersi in fretta al proprio medico e se necessario alle strutture ospedaliere nel caso compaiano sintomi come forte febbre, mal di testa, disorientamento, intorpidimento e calo della vista. Il contagio da West Nile, di solito non comporta particolari rischi e la maggior parte dei pazienti è asintomatico. In alcuni rari casi può svilupparsi un’encefalite con compromissione del sistema nervoso centrale, conclude l’esperta.
Cos’è il virus West Nile
Questo virus è diffuso principalmente in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. Ultimamente sta circolando anche in Italia, soprattutto al Nord. La maggior parte delle persone infette non presenta sintomi. Circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, sfoghi cutanei. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette, in genere anziani o soggetti debilitati. In questo caso ci sono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni e nei casi più seri paralisi e coma.
CONTINUA A LEGGERE
Come si trasmette
La febbre West Nile si trasmette con la puntura di una zanzara infetta, non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni. La diagnosi viene effettuata attraverso test di laboratorio. Non esiste una terapia specifica e nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.