La carne di maiale elaborata potrebbe essere una delle cause principali del tumore al colon che negli ultimi anni ha registrato un aumento dei casi
Una ricerca condotta nel Regno Unito ha confermato quanto si sospettava da tempo: i cibi che contengono nitriti possono essere una delle cause principali dello sviluppo di cancro intestinale. I nitriti pericolosi si annidano in cibi a base di carne elaborata come wurstel, pancetta, prosciutto e salumi vari. Ecco perchè gli stessi esperti hanno chiesto alle istituzioni sanitarie nazionali di vietarli nel Regno Unito.
I sospetti che circolano da tempo
Da tempo si parla con insistenza di collegamenti tra queste sostanze e il cancro che soprattutto colpisce l’intestino, le cui statistiche sono davvero preoccupanti. Adesso un team di ricerca della Queen’s University di Belfast, ha confermato in maniera palese quanto si sospettava da tempo. Al momento queste certezze sono state raggiunte solo mediante uno studio condotto su animali (topi nello specifico) che si sono cibati, per due mesi circa, di carne di maiale. Il 15% da carne di maiale, tra cui wurstel contenenti nitriti.
I risultati dello studio
Nello studio è stato inserito un gruppo di controllo formato da topi nutriti che si sono alimentati solo con cereali e senza alcun nitrito o nitrato. Si è scoperto che il gruppo che ha consumato wurstel con nitriti aveva il 53% di possibilità in più di sviluppare un cancro gastrointestinale, rispetto al gruppo di controllo. Si è anche scoperto che anche a dosi più basse (appunto il 15%) i nitriti possono rappresentare una minaccia pericolosa per la nostra vita. CONTINUA A LEGGERE…
L’aumento dei casi di cancro al colon
Va detto che il cancro del colon-retto è uno dei tumori più diffusi in Europa e una delle principali cause di morte. L’NHS del Regno Unito hanno invitato i cittadini a non consumare più di 70 g di carne al giorno per evitare di incorrere in seri rischi per la propria salute. Addirittura uno degli autori della ricerca, il dottor Chris Elliott, ha invitato il governo a proibirne la vendita in maniera radicale.
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