Zangrillo attacca i dati sui contagi: "Dare dati non reali ogni giorno è dannoso"

Comunicare ogni giorno i dati sui contagi è un errore: il professore Zangrillo si oppone a questa pratica. Ecco perché

Il professor Alberto Zangrillo del San Raffaele di Milano
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Comunicare quotidianamente i dati sui contagi è giusto? La comunità scientifica dice no!

Divulgando giornalmente i dati raccolti sui nuovi contagiati non si comunica alla popolazione una situazione reale bensì soltanto quella parte che si è riuscita ad analizzare nelle 24 ore precedenti. Se da una parte gli individui possono essere informati “sull'apparente" andamento epidemiologico locale, dall'altra parte si rischia di comunicare dati falsi (involontariamente). Il Professore Zangrillo dell'Ospedale San Raffaele di Milano ha evidenziato più volte che la decisione di comunicare quotidianamente i dati raccolti sui contagi potrebbe essere un'operazione dannosa per chi si appresta a leggerli, fidandosi delle notizie ufficiali che le testate giornalistiche più “influenti" e le istituzioni divulgano come dati reali. Leggi anche Coronavirus, nuovo focolaio a Pantelleria: 70 positivi dopo una festa, 3 intubati. Ecco cos’è successo

Il Professore Zangrillo dice no alla comunicazione giornaliera dei dati epidemiologici

La costante richiesta alle autorità competenti da parte del Professore Zangrillo, direttore del Dipartimento di Anestesia e Terapia Intensiva dell'Ospedale San Raffaele di Milano, non è stata ancora presa in considerazione. Purtroppo il Professore Zangrillo, in questo caso portavoce della comunità scientifica, chiede alle istituzioni di evitare la diffusione di dati falsi, non di non comunicare nulla al popolo, ma di prestare maggiore attenzione a cosa viene detto pubblicamente. Leggi anche Covid, la variante Lambda spaventa gli scienziati: è più contagiosa e resistente ai vaccini

Epidemia Covid-19, il ruolo dei mass media

Dallo scoppio dell'epidemia mondiale di Covid-19 l'intera popolazione terrestre si è affidata a ciò che i mass media hanno deciso di pubblicare. Il bisogno di comprendere cosa stesse accadendo nel mondo ha reso l'umanità fragile e sprovveduta. La paura del virus, di stare male e addirittura di poter morire, ha spinto il popolo a rinchiudersi in casa lontano dagli affetti. Questa fragilità ha creato un'enorme potere nei mass media, i quali devono prestare estrema attenzione e cura alle notizie che divulgano. Leggi anche Ristoranti e Alberghi, ecco quando servirà il Green Pass

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Da rivedere la comunicazione della pandemia

Raccontare ogni giorno una situazione che non è davvero reale è una scelta sbagliata e pertanto non dovrebbe essere fatta nel rispetto proprio dei cittadini. Oggi sarebbe opportuno che tutte le istituzioni collaborassero affinché i dati divulgati rispecchino davvero la situazione attuale e che il popolo possa comprendere cosa sta realmente accadendo nel mondo.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.