
Il 6G sarà una tecnologia che servirà soprattutto alle aziende che gestiscono una grande mole di dati e alla ricerca scientifica
Già da diverso tempo si parla con insistenza di 6G, una tecnologia ancora più potente e veloce per trasmettere e ricevere dati, anche se in realtà ancora si conoscono pochi dettagli e soprattutto non si sa quando potrebbe arrivare sul mercato. Tutto ciò che si sa è che si tratta di un nuovo standard di comunicazione che rappresenterà uno step in avanti rispetto al già evoluto 5G, l’ultimo standard certificato. Di certo verranno effettuati progressi aggiuntivi soprattutto in merito alla velocità con cui avviene il processo di invio dei dati.
Le impressionanti prestazioni del 6G
Per avere una dimensione più realistica di cosa potrebbe accadere con l’avvento del 6G basta pensare che il modem più veloce mai realizzato finora (che lavora con il 5G), ha raggiunto un picco di download in grado di arrivare fino ai 12,5 Gbps, Gigabit al secondo. Si tratta di un dispositivo mai visto prima che è stato presentato da Qualcom nel corso del Mobile World Congress di Barcellona. Ebbene, il 6G sarebbe in grado di fare ancora meglio per quanto possa davvero apparire incredibile.
A cosa servirà
Secondo le previsioni degli esperti, il 6G potrebbe oscillare su velocità che vanno dai 100 Gbps fino a raggiungere la soglia dei 1.000 Gbps. Secondo la rivista Live Science, a queste velocità si potrebbero sostanzialmente scaricare una ventina di film in HD in un solo secondo. Una velocità impensabile fino a qualche anno fa, ma che adesso sembra davvero alla portata dell’uomo. Una tecnologia francamente poco spendibile per gli usi domestici ma che sicuramente potrebbe fare gola alla ricerca scientifica e a tutte quelle aziende che gestiscono quantità infinite di dati.
Quanro dovremo attendere?
Secondo le proiezioni degli addetti ai lavori, per poter comprare i primi dispositivi compatibili con il 6G si dovrà attendere ancora qualche anno o forse anche di più. Di certo l’avvento della nuova tecnologia potrebbe scatenare le ire dei complottisti già riottosi nei confronti del 5G, ritenuto fortemente dannoso per la salute. Probabilmente si dovrà attendere il 2030 tenuto conto che il processo di codifica è ancora in stato embrionale. I primi dispositivo che sono stati testati dai colossi dell’elettronica e in grado di usare la rete 6G sono riusciti a raggiungere una velocità pari a 100 Gbps. Ma crediamo che a lungo andare si possa fare anche di meglio.
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