Addormentarsi con la tv accesa fa ingrassare: ecco perché

Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista "JAMA Internal Medicine" mangiare davanti alla tv avvicina l'obesità: ecco come e cosa fare

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Addormentarsi con la tv accesa fa ingrassare: ecco perché

Quante volte vi sarà capitato di stare sdraiati sul divano, o sul letto, a guardare la tv per poi crollare inesorabilmente senza che neanche accorgervene? Sicuramente parecchie. E proprio in quel momento, quando è più la tv a guardare voi che viceversa, che l'organismo subisce le ripercussioni più inaspettate. Infatti, secondo quanto evinto dallo studio internazionale coordinato dal coreano Yong-Moon Park e pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine, addormentarsi davanti alla televisione accesa aumenta le possibilità di ingrassare e di diventare obesi.

I risultati dello studio

Una serie di istituti statunitensi, e non solo, hanno esaminato per ben sei anni le condizioni di ben 44.00o donne di età compresa tra 35 e 74 anni; di queste circa 17.000 dormivano con una luce notturna nella stanza, 13.000 lasciavano una luce accesa all'esterno della loro stanza e 5.000 si addormentavano con la luce accesa, o appunto, davanti alla tv. Dai risultati delle analisi è stato evinto che i soggetti che cadevano “tra le braccia di Morfeo" con una luce accesa hanno aumentato la massa corporea del 10% e, allo stesso modo, le probabilità di diventare obesi. Non si tratta di un dato scientifico esatto, in quanto lo studio è ancora soggetto ad altre migliorie, ma sembra che le radiazioni provenienti dalla tv e i raggi della luce influiscano sul nostro organismo quando siamo a riposo.

Le parole degli esperti e i suggerimenti per dormire bene

Spegnere le luci al momento di coricarsi – ha spiegato il coordinatore Park, come riportato dalla rivista JAMA Internal Medicinepotrebbe ridurre le possibilità delle donne di prendere peso. Nello studio la correlazione tra il dormire con una luce artificiale e l’aumento di peso è stata osservata sia in donne che dormono meno di sette ore, sia in quelle che dormono tra le sette e le nove ore". Cosa fare dunque per scongiurare questo inaspettato problema? É consigliato addormentarsi nell'oscurità, tenendo conto anche di eventuali luci che entrano dalle finestra o dall'esterno della vostra stanza, o se proprio “avete bisogno della tv" programmate uno spegnimento temporaneo (l'ideale sarebbe di 30 minuti).


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Cosa non fare per dormire meglio

C'è anche, però, chi fatica più del normale ad addormentarsi. In questo caso, i primi consigli per combattere l'insonnia sono evitare di abbuffarsi la sera, prediligendo dunque pasti leggeri, e mangiare sempre alla stessa ora: in questo modo l'organismo adotterà un equilibrio che vi sarà senz'altro utile. Inoltre evitare cibi fritti e pesanti e non mettersi a dormire entro due ore dal pasto, in modo da favorire la digestione. Come già noto, poi, lasciar stare bevande energizzanti e con caffeina/teina e ridurre al minimo (se non eliminare) cibi speziati. Evitate poi anche il cioccolato e i dolci in generale in quanto lo zucchero tiene il cervello sveglio e attivo. Cosa si può mangiare quindi?

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Dieta contro l'insonnia, gli alimenti che aiutano a dormire meglio

Per quanto riguarda la cena, il pasto più vicino al riposo, affidatevi a cibi ricchi di triptofano, zinco, magnesio e vitamine B1 e B6, alimenti che stimolino e facilitino il processo di sintesi di serotonina e melatonina nell'organismo. Quali sono? Il triptofano è contenuto in cibi come farina di avena, di frumento e segale, farro, miglio, legumi secchi, asparagi, bieta, carciofi e spinaci, gli ideali per allontanare l'insonnia e dormire bene. Ma una cena completa non può essere composta da soli legumi e verdure: spazio quindi anche a cereali integrali, carboidrati leggeri, pesce, uova, formaggi magri, yogurt, semi, datteri, banane e frutta secca a guscio. In particolare gli amidi del riso e della pasta, insieme a cibi con fruttosio e saccarosio, regolano l'umore e il ritmo del sonno, rendendo più sereno il nostro riposo.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.