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Mercoledì 13 Novembre
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Alga tossica in mare, rischi anche se inalata. Ecco dove è stata trovata in Italia

Basta inalarla per manifestare alcuni sintomi insidiosi come febbre o faringite: ecco quali sono le caratteristiche di questa alga

Alga tossica in mare, rischi anche se inalata. Ecco dove è stata trovata in Italia
Alga tossica

Quest’alga tossica venne già individuata nel 2009 sempre nel Golfo di Trieste: ecco quali sintomi può causare

La prima volta venne rilevata dall’Istituto nazionale di oceanografica e geofisica sperimentale nel Golfo di Trieste nel 2009 e oggi sembra essersi diffusa in maniera più capillare. Si tratta di un’alga denominata Ostreopsis ovata, il cui contatto con gli esseri umani potrebbe causare importanti problemi di salute. Ecco perchè l’Arpa della Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di effettuare esami più approfonditi.

Si tratta di un’alga tossica

La Ostreopsis ovata è un’alga tossica che può causare, al contatto con l’uomo, alcuni effetti non gravi, come faringiti o temperatura elevata. Per poter essere contaminati non occorre per forza entrare in contatto con l’alga, ma anche la semplice inalazione può innescare i sintomi. La presenza abbondante di questa alga è stata rilevata negli ultimi giorni presso una piccola baia del golfo di Trieste, in località Canovella a Duino Aurisina.

A cosa serviranno le analisi dell’Arpa

Dalle analisi che l’Arpa effettuerà nelle prossime ore, si deciderà se la zona potrà essere ancora balneabile o meno, come si apprende dal sito dell’Ansa. Come ha avuto modo di spiegare la nota biologa marina, Marina Cabrini, al sito dell’Ansa, l’alga che venne ritrovata nel 2009 non era indigena e fu trovata sempre nella stessa area: “Nel 2009 – ha spiegato la biologa – la trovammo a fine settembre, quando il mare aveva temperature più basse rispetto alle attuali”. CONTINUA A LEGGERE…

Non è ancora possibile determinarne la provenienza

Come ha avuto modo di spiegare la stessa dottoressa Cabrini, quello che gli scienziati faranno nelle prossime settimane sarà monitorare il fenomeno e raccogliere i dati per individuare i tempi di fioritura e avere ragguagli ulteriori sulle caratteristiche di questa insidiosa alga.”Si tratta – ha spiegato Marina Cabrini – di una nuova minaccia, che potrebbe essere arrivata nel golfo tramite l’acqua di zavorra delle navi che giungono in porto”. Al momento, però, non esistono elementi sufficienti per determinarne la provenienza. .

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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