Antartide: creature minuscole nel fondo del lago
I ghiacci dell’Antartide sono stati a lungo oggetto di studi e di dibattiti per quanto riguarda la loro resistenza nei confronti dei cambiamenti climatici, poichè sembrerebbero “resistere meglio” rispetto ad altre zone del Pianeta, ed anzi, alcuni studi ne avevano indicato anche una lenta ripresa. Adesso parliamo ancora dell’Antartide e dei suoi ghiacci ma per un ritrovamento piuttosto curioso. Ebbene si, carcasse di creature minuscole sono state ritrovate avvolte nelle profondità del lago subglaciale Mercer, un lago sepolto sotto il ghiaccio antartico, a circa 600 chilometri dal Polo Sud.
Lago sconosciuto fino a poco fa
Si tratta di un lago scoperto nel 2007 e fino ad oggi rimasto del tutto inesplorato. Adesso però grazie alla ricerca scientifica dello scorso 26 dicembre, un team di ricercatori del progetto Salsa (Subglacial Antarctic Lakes Scientific Access) il lago ci ha finalmente svelato i misteri delle sue profondità. Sono stati effettuati dei campionamenti ad un km di profondità del ghiacciaio e i ricercatori hanno trovato delle carcasse di piccolissime creature e un targigrado. I Tardigradi sono un phylum di invertebrati protostomi celomati che comprende poco più di un migliaio di specie animali finora classificate. Sono molto particolari per la loro capacità di sopravvivere a condizioni estreme e questa potrebbe esserne una chiara testimonianza.
Le parole di David Harwood
Scoperta rivelata dalla rivista Nature, e che apre la strada a dubbi e domande. C’è molto stupore anche da parte dei ricercatori, che hanno dichiarato infatti di essere rimasti meravigliati. “Scoprire gli animali è stato qualcosa di completamente inaspettato”, dice David Harwood, micro-paleontologo all’Università del Nebraska a Lincoln che ha partecipato alla spedizione, nota come SALSA (Subglacial Antarctic Lakes Scientific Access), (Fonte: Le Science).
Attente osservazioni in luogo
Analizzando attentamente parte del lago, i ricercatori hanno ipotizzato che queste creature potessero abitare a circa 50 km dal lago stesso, nei pressi dei Monti Transantartici, soprattutto nei brevissimi periodi caldi in cui il ghiaccio tendeva a sciogliere parzialmente. Resta ancora il mistero su come questi possano aver raggiunto ed essere rimasti nel lago, si pensa però che possano essere stati trasportati dal vento o magari dall’acqua dovuta allo scioglimento dei ghiacci ma le indagini continuano. Un’opportunità interessante che data da questi straordinari ritrovamenti.
Sequenziare i resti di DNA
Gli scienziati cercheranno anche di sequenziare i resti di DNA dalle carcasse e le analisi chimiche del carbonio nelle carcasse potrebbero confermare anche dove hanno vissuto questi animaletti, se davvero sono sopravvissuti ad un ambiente subglaciale; servirà del tempo ma non mancheranno ulteriori novità (Fonte: Le Science).
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.