Si tratta di un contatore evoluto tecnologicamente in grado di rilevare le fughe di gas, gli incendi e i sismi prodotto da Italgas
A breve saranno installati in 20 mila case, ma ben presto diventerà il contatore intelligente che tutti utilizzeremo e che servirà anche a rilevare le fughe di gas e i terremoti. Si chiama “Nimbus” ed lo “smart meter” realizzato da Italgas che è stato presentato in questi giorni in occasione della fiera internazionale Enlit Europe di Parigi. Uno strumento prezioso soprattutto in un’epoca in cui la transizione ecologica diventerà cruciale per salvare il pianeta dalle emissioni di CO2.
Le caratteristiche
Si tratta di un contatore digitale, dotato di sensori ed algoritmi in grado di interrompere il flusso di gas in presenza di una fuga o di un sisma e che sarà anche in grado di rilevare la temperatura esterna. Un contatore che parla tre lingue, italiano, inglese e una lingua a scelta. Dopo l’installazione dei primi 20 mila contatori, seguirà una fase di monitoraggio. Se l’esito sarà positivo, l’installazione di questi contatori intelligenti sarà incrementata fino a coprire le 8 milioni di utenze di Italgas.
Le altre caratteristiche dello smart meter
Il contatore avrà una durata media di quindici anni ed è realizzato in policarbonato riciclato. Un prodotto altamente tecnologico realizzato da Italgas Reti e Bludigit. Per produrlo le due compagnie hanno investito qualcosa come 800 milioni, una cifra che corrisponde alla metà dei fondi stanziati per la trasformazione digitale del gruppo. Secondo quanto comunicato dalla stessa Italgas, i primi 10.000 contatori saranno già disponibili entro Natale. CONTINUA A LEGGERE..
Le dichiarazioni dell’ad di Italgas
«Si tratta del contatore più innovativo al mondo» – ha spiega in una intervista Pier Lorenzo Dell’Orco, ad di Italgas RetiItalgas. Grazie a questo smart meter, Italgas è destinata a diventare il produttore di tecnologia più avanzata nei contatori. Un contatore in grado di “trasmettere i dati anche in assenza di segnale e in caso di eventi tellurici e di incendi, di condividerli con gli enti preposti alla sicurezza del territorio”.
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