Bloccare una proteina per fermare le punture di zanzara: la scoperta italiana

I ricercatori delle università di Milano e Pavia hanno individuato una proteina nelle zanzare che permette all'insetto di pungere: bloccandola potremmo in futuro evitare le punture dell'insetto

Zanzare, i sintomi della sindrome di Skeeter - Foto Pixabay
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La scoperta italiana sulla proteina che permette alle zanzare di pungere

Le punture delle zanzare sono, in estate, un fastidio non da poco. Per evitarlo si cerca ogni soluzione, ma spesso neanche gli appositi spray bastano. E se fosse possibile fermare il problema definitivamente? In futuro potrebbe esserlo: questo grazie ad una scoperta italiana, pubblicata sulla rivista Current Biology, secondo la quale potremmo essere in grado di disarmare le zanzare definitivamente.

Così la zanzara non sarebbe più in grado di pungere

Lo studio è stato effettuato dai ricercatori delle università di Milano e Pavia che, come riporta Repubblica.it, hanno individuato, nella saliva delle zanzare una proteina che fondamentale per il meccanismo di puntura. Bloccando questa proteina la zanzara non riesce a irrigidire il labbro che le permette di perforare l'epidermide dell'ospite. La scoperta, come spiega Paolo Gabrieli, ricercatore del dipartimento di Bioscienze dell'Università di Milano, “è avvenuta un po' per caso durante la caratterizzazione delle proteine presenti nella saliva di Aedes albopictus, cioè la ormai ben nota zanzara tigre".

I risvolti in ambito sanitario

Non essere più punti dalle zanzare sarebbe un gran sollievo, ma in realtà la scoperta ha soprattutto importanti risvolti in ambito sanitario: le zanzare, infatti, ogni anno provocano centinaia di migliaia di decessi. Questo perché l'insetto è il mezzo di trasmissione di molte malattie, tra cui la malaria. “Tra le proteine trovare nella salita abbiamo deciso di concentrarci su di una che ci sembrava particolarmente interessante dal punto di vista biomedico", ha spiegato Federico Forneris, professore di Biologia molecolare dell'Università di Pavia e responsabile del laboratorio di biologia strutturale Armenise-Harvard.

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Come si è arrivati alla scoperta

Di questa proteina non si sapeva nulla: il suo nome rifletteva unicamente la massa atomica, ovvero 34 kDa. Analisi successive hanno permesso di comprenderne la funzione e alla proteina è stato dato il nome di LIPS, ovvero labrum-interacting protein of the salive. Essa, come spiegato da Gabrieli, “porta alla modificazione della punta del labbro, ossia una delle parti che compongono la proboscide della zanzara, permettendo a questo di irrigidirsi e attraversare l'epidermide". Si tratta del primo passo verso, magari, in futuro in cui le zanzare non saranno più fastidiose e non saranno più in grado di provocare decessi.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.