Bufera su antivirus Avast: spia gli utenti online e vende i loro dati ad altre aziende
Tegola sull’azienda Avast, produttrice del noto antivirus per pc: secondo un’indagine condotta da Vice e PCMag, la società di cybersecurity spierebbe gli utenti che attivano il suo antivirus e rivenderebbe i loro dati (nome, cognome, email ecc.) a diverse aziende per altri utilizzi. Una pratica che ha fatto andare su tutte le furie gli utenti Avast, i quali si sono sentiti traditi dalla compagnia di Praga.
Cosa è successo
É emerso che l’estensione di Avast per i vari browser (Chrome, Firefox, Safari ecc.) viene utilizzata dalla stessa azienda per collezionare i dati degli utenti, “girarli” a JumpShot (una compagnia satellite di Avast) che a sua volta li rivende a Google, Microsoft e altri colossi internazionali. In questo caso, sostengono Vice e PCMag, verrebbe violata la privacy degli utenti. E non è tutto: Avast riuscirebbe anche a registrare tutti i movimenti sul web dei suoi utenti Secondo stime ufficiali Avast è al momento utilizzato da circa 400 milioni di persone in tutto il mondo.
La difesa di Avast
L’azienda Avast però si difende, come riporta La Stampa, sostenendo che “i dati passati a Jumpshot sono anonimizzati e aggregati, non consentendo l’identificazione dell’utente. Il quale ha, comunque, la possibilità di negare l’autorizzazione per questa attività preservando, a detta dell’azienda, la privacy“. Sono in corso comunque indagini per chiarire la situazione e tranquillizzare gli utenti Avast.
Google sfida WhatsApp: in arrivo un’app di messaggistica unificata
Chrome provvede a rendere più sicure le password, avvisando in caso di compromissione delle credenziali d’accesso. Di questi tempi la sicurezza online è qualcosa di indispensabile per chi naviga su internet, proteggere i propri dati personali, gli account e i profili è la cosa più importante per l’utente, tenerlo al sicuro da intromissioni e manomissioni altrui.
Serve più sicurezza online
Chiunque navighi nel web, ha notato che la richiesta di molti siti ufficiali di trovare password meno semplici per aumentare la sicurezza della stessa, è sempre maggiore. In effetti, la prudenza non è mai troppa. Come riporta il sito focus, la società americana che si occupa prettamente di sicurezza informatica “Risk Bases Security”, ha registrato nel primo semestre del 2019, la violazione di 3.183 servizi internet, mettendo a rischio la sicurezza di oltre 4 miliardi di account, un aumento del 50% rispetto a quanto rilevato nel secondo semestre del 2018. Tutto ciò dimostra che serve più sicurezza online
Il nuovo Chrome
Big G ha deciso di aumentare la sicurezza online dei suoi utenti, tramite una nuova funzione inserita nel browser Chrome. Quando ci si registra ad un qualsiasi sito web con username e password già violate in passato, parte la segnalazione all’utente, in questo modo quest’ultimo potrà provvedere a cercare delle credenziali diverse, più articolate e quindi più sicure.
La scelta della password più sicura
Molti siti già segnalano all’utente se l’inserimento della propria password è debole, media o forte, magari non con queste esatte parole ma qualcosa che in ogni caso rende l’idea. Di solito le password composte da soli numeri magari in sequenza, o solo lettere sono le meno sicure, specie se hanno un senso compiuto. Uno dei modi migliori per rendere più efficace una password è usare lettere dell’alfabeto, di cui almeno una maiuscola, inserire uno o più numeri e poi un carattere speciale. Il consiglio è di usare sempre password differenti nelle tante registrazioni effettuate, anche se significherà creare un file che le contenga o appuntarle su un blocknotes per non sbagliare.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.