Caricare lo smartphone la notte può danneggiare la batteria
Addormentarsi con a fianco lo smartphone in carica è un’abitudine ormai consolidata da milioni di persone: quale momento migliore per riportare il telefono al 100%, pronto per una nuova giornata? Nell’era frenetica moderna in cui con lo smartphone si lavora, gioca e chatta (e all’occorrenza anche telefona…) non c’è tempo durante il giorno per staccarsi da esso e lasciarlo in carica. Dunque, la notte diventa in questo senso nostra alleata. Ma attenzione: caricare lo smartphone per tutta la notte, come riporta Tecno Android.it, può creare dei grossi problemi al vostro “amico elettronico”. Perché?
I danni alla batteria
Se in carica mentre dormiamo, il telefono è alimentato dalle sei alle otto ore (in qualche caso anche di più), ma per raggiungere il 100% di carica, anche se si parte da 0%, sono necessarie in media due-tre ore. Cosa succede allo smartphone nelle restanti cinque-sette ore in cui è sotto carica? Molto semplice: la batteria del telefono si esaurisce più spesso facendolo scaricare con maggior rapidità, con il rischio (alle lunghe) di doverlo caricare più di una volta nell’arco della stessa giornata. E c’è anche il rischio di surriscaldamento dello smartphone, specie se si trova su determinate superfici. Cosa fare dunque?
Il suggerimento
Si suggerisce di munirci di power bank in modo da caricare lo smartphone durante la giornata (anche se lo si sta utilizzando) e non la notte: in questo caso non si rischia di rovinare la batteria e di esaurire prima i cicli di ricarica, riducendo quindi al minimo le volte in cui lo smartphone è collegato alla corrente tutta la notte. C’è però da fare un’osservazione: gli smartphone di ultima generazione, spiega TecnoAndroid.it, sono dotati di un chip speciale che blocca la ricezione di corrente dall’alimentatore nel momento in cui si raggiunge il 100% di carica. Nel dubbio però seguite il nostro consiglio!
Cavi uguali per tutti gli smartphone, l’UE dà l’ok
E a proposito di ricarica smartphone, novità in arrivo per quanto riguarda i cavi con cui si dà ogni volta “nuova vita” ai nostri dispositivi: l’Unione Europea, come riportato da SpazioGames.it, ha dato l’ok all’utilizzo di cavi universali standard per ricaricare i cellulari. L’obiettivo è quello di eliminare la diversità tra cavi, rendendo quindi più semplice la vita delle persone, ed evitare di dover cambiare cavo in caso di acquisto di smartphone nuovi.
L’ok al provvedimento
La proposta del Parlamento Europeo, spiega SpazioGames.it, è stata promossa con 582 voti a favore e solamente 40 contrari. Il primo passo verso la standardizzazione dei cavi, dunque, è stato fatto. Ora, affinché la decisione diventi effettiva, sarà necessario stendere delle leggi in merito. Il provvedimento dovrebbe essere approvato nel mese di luglio, per la gioia di tante persone stufe della differenza tra cavi USB, USB Type-C e Lightning. E a proposito di cavi Lightning, chi non è affatto contento di questa decisione è la Apple, da sempre promotrice di prodotti e accessori esclusivi utilizzabili solo con iPhone, iPad, Macbook e tutto il catalogo dell’azienda di Cupertino.
La protesta di Apple
“Riteniamo – recita il comunicato Apple – che le regolazioni che spingono al conformarsi, tra tutti i tipi di connettori, reprimano l’innovazione, anziché incoraggiarla, motivo per cui questa decisione sarebbe un danno per i consumatori europei e l’economia nel suo insieme. Speriamo che la Commissione continui a cercare una soluzione che non restringa la possibilità dell’industria di innovare, e che possa portare entusiasmanti nuove tecnologie ai consumatori”. Cosa succederà ora? Apple dovrà comunque piegarsi alla volontà del Parlamento Europeo o riuscirà, in qualche modo, a far valere il suo potere?
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.