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Mercoledì 13 Novembre
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Caro-Benzina, ecco perché nei prossimi mesi i prezzi schizzeranno in alto

Nuovo aumento dei prezzi della benzina nei prossimi mesi: ecco cosa sta succedendo e perché

Caro-Benzina, ecco perché nei prossimi mesi i prezzi schizzeranno in alto
Foto PixaBay.com

Gasolio e benzina, prevista un’impennata nel periodo estivo

Arrivano le vacanze e, come accade ormai abitualmente, lievita il costo dei carburanti. Si tratta di una situazione che da anni caratterizza il momento più caldo dell’anno, con ripercussioni non indifferenti sulle tasche dei consumatori.
Il trend, oltre ai costanti incrementi di prezzo tipici del periodo, risente soprattutto del periodo post-lockdown. Da fine maggio 2020, infatti, il prezzo del petrolio è aumentato in maniera esponenziale; le motivazioni principali vanno attribuite alla materia prima a disposizione, in forte diminuzione, e allo stop forzato dei processi produttivi. ASSICURAZIONI AUTO, BUFERA PER GLI UTILI NON RESTITUITI AI CLIENTI: ECCO COSA SUCCEDE

Petrolio, cosa sta succedendo?

Molte persone, osservando il rincaro dei prezzi, si chiedono da cosa dipendano e se, nel tempo, siano cifre destinate ad aumentare. I dati, in questo senso, parlano chiaro: il petrolio al barile è passato dai 35 agli attuali 75 dollari, numero che sembra poter aumentare nei prossimi mesi. Tale condizione ha delle ripercussioni dirette sui risparmi dei contribuenti: secondo le statistiche realizzate dal Ministero della Transizione Ecologica, la benzina lo scorso anno non superava il prezzo medio di 1,384 euro al litro, mentre adesso si assesta intorno ai 1.624,61 €/L. Per il gasolio si è arrivati al 1.485,76 delle scorse settimane, contro l’1,272 del periodo immediatamente successivo al lockdown.

Quanto costerà fare un pieno nei prossimi mesi?

Soprattutto chi ha deciso di organizzare un viaggio in macchina, si sta interrogando sui possibili costi da sostenere. Per il momento, sappiamo che in media gli italiani spenderanno circa 88 euro per il pieno, incremento che nei dodici mesi potrebbe gravare di quasi 300 euro sulle tasche dei contribuenti. Il timore è che i prezzi medi dei carburanti, favoriti da una maggiore mobilità delle persone, arrivino ad eguagliare il record del 2018/19, quando un litro di benzina costava due euro. BONUS TV, ECCO CHI PUÓ RICHIEDERLO E COME

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La stangata del pieno e le accise in Italia

La penisola italiana vive una particolare condizione, legata soprattutto alle abitudini delle persone: secondo le previsioni dell’Unione Europea, il boom dei prezzi potrebbe colpire addirittura l’84% della popolazione, che ha deciso di trascorrere le vacanze all’interno dei confini nazionali, preferendo le quattro ruote ad altri mezzi di trasporto. I rincari avvengono in uno dei paesi più cari in assoluto per il prezzo del carburante: a incidere in maniera sostanziale non è solo l’Iva, al momento al 22%, ma anche le accise, le cosiddette imposte applicate sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo. Bisogna però precisare che il prezzo complessivo può dipendere da alcune variabili, come la tipologia di pompa (servita o self service) e il genere di struttura (marchio di petrolio o la cosiddetta “pompa bianca”), elementi che possono far aumentare o diminuire il costo complessivo.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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