Migliaia di imprese italiane rischiano di chiudere a causa del caro bollette: ecco cosa succede e le proposte di Paolo Giuffredi (Pres. CNA Parma)
Da qualche mese in Italia (e non solo) le bollette di luce e gas sono più salate: l’aumento dei costi delle materie prime, infatti, ha inevitabilmente provocato un rincaro delle utenze di energia elettrica che nei primi mesi del 2022 ammonta addirittura al 30% (i fondi stanziati dal Governo e dall’Unione Europea si sono rivelati insufficienti per contenere gli aumenti). Una vera batosta soprattutto per le persone meno ricche che vivono in Italia e le numerose attività economiche del Paese. E sono proprio quest’ultime a rischiare di dover addirittura chiudere a causa di bollette clamorose! A dare l’allarme ad esempio è Paolo Giuffredi, Presidente di CNA Parma, il quale ha dichiarato ai microfoni di ParmaToday.it che 200mila imprese potrebbero fallire a breve…
Le parole di Giuffredi
“Quello a cui stiamo assistendo – ha spiegato Giuffredi – è un incremento assolutamente sproporzionato alle risorse di numerose piccole e medie imprese del territorio italiano, che si troveranno in grave difficoltà nel dover sostenere questo enorme peso, aggiunto ai rallentamenti già causati dalla pandemia”. Come fare? Giuffredi avrebbe le idee chiare. “Sono necessari interventi specifici e concreti per sostenere questa delicata fase di ripartenza economica delle imprese, come per esempio dilazionare il pagamento delle bollette per dare tregua alla complessa situazione finanziaria di molte aziende, o strutturare un sostegno economico immediato per reperire le risorse”. SCONTI DI OLTRE 300 EURO SULLE BOLLETTE DI LUCE E GAS: ECCO COME E PER CHI
I dati sulle imprese
Secondo una stima l’impennata dei costi energetici provocherà un taglio dei margini di guadagno per il 77,5% del campione, visto che soltanto il 10,6% prevede di ridurre la produzione e il 6,8%, pari a 200.000 imprese, prospetta il fermo dell’attività a causa di costi insostenibili con punte del 24% nel settore del turismo. Per il 17% del settore servizi alle imprese non ci sarà alcun impatto significativo e per l’11% delle costruzioni.
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Allarme pensionati
Il Presidente Giuffredi ha poi fatto luce su un’altra categoria che rischia di rimanere fortemente danneggiata dal caro bollette: “Gli anziani – ha spiegato – potrebbero essere costretti a tagliare spese di prima necessità, come le cure mediche, o a non riscaldarsi e a non usare gli elettrodomestici. Servono misure ad hoc per dare una mano agli ultra 65enni in difficoltà”.
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