Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Giovedì 21 Novembre
Scarica la nostra app

ChatGPT stoppato dal Garante della Privacy per criticità sulla raccolta dati e sulla verifica dell’età degli utenti

Secondo il garante non vi sarebbe una base giuridica che giustificherebbe la raccolta e la conservazione dei dati degli utenti

ChatGPT stoppato dal Garante della Privacy per criticità sulla raccolta dati e sulla verifica dell’età degli utenti
ChatGpT

L’assenza di una adeguata informativa rivolta agli utenti e il problema della verifica dell’età hanno indotto l’autorità a sospendere il software

Il Garante per la Privacy ha deciso di sospendere ChatGPT, il noto software basata sull’Intelligenza Artificiale poiché non rispetterebbe la disciplina sulla privacy. Si tratta di una limitazione provvisoria del trattamento dei dati in attesa dei risultati di un’istruttoria avviata dalla stessa autorità. Nel provvedimento di sospensione, il Garante per la Privacy ha evidenziato come non sia stata rilasciata un’informativa rivolta agli utenti e a tutti gli interessati.

I rilievi mossi dal Garante

Secondo il garante non vi sarebbe una base giuridica che giustificherebbe la raccolta e la conservazione dei dati degli utenti, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma. Secondo le verifiche che sono state effettuate con scrupolosità dall’autority, le informazioni fornite da ChatGPT non sarebbero corrispondenti al dato reale e quindi il trattamento di dati personali non sarebbe stato effettuato correttamente.

Il problema della verifica dell’età

Secondo il garante ci sarebbe anche un problema che riguarda la verifica dell’età degli utenti. Trattandosi di un servizio destinato ad utenti over 13 anni, mancherebbero gli adeguati filtri per verificare l’età degli utenti. I minori sarebbero esposti quindi ad informazioni o a risposte che non sarebbero adeguate “al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”. CONTINUA A LEGGERE…

Cosa accadrà adesso

OpenAI, l’azienda che ha sviluppato il software, che non ha una sede nell’Ue ma che ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo, adesso avrà tempo 20 giorni per rispondere alle obiezioni del Garante e attivarsi per risolvere le criticità rilevate, altrimenti il rischio è quello di dover ottemperare ad una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato annuo.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto