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Mercoledì 13 Novembre
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Coronavirus, la Cina mette al bando il consumo di carne di cani e gatti

Coronavirus, dopo l'ondata epidemica la Cina ha deciso di vietare il consumo di carne di felini e cani

Coronavirus, la Cina mette al bando il consumo di carne di cani e gatti
Coronavirus, la Cina mette al bando la carne di Cane e di gatto

La Cina ha escluso cani e gatti dalla lista del bestiame idoneo per il consumo alimentare: ecco i motivi

La Cina ha esplicitamente escluso i cani e i gatti dall’elenco di animali che possono essere allevati per il consumo, riconoscendo i “progressi della civiltà umana” e la “preoccupazione pubblica e la preferenza per la protezione degli animali” come giustificazione di questa riforma molto attesa dal mondo occidentale. Sebbene la carne di cane sia ancora consumata da alcuni cinesi in alcune regioni, il Ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali ha affermato di averli esclusi dalla lista degli animali considerati ‘bestiame’ perché “i cani si sono evoluti dal tradizionale bestiame diventando animali da compagnia“. Secondo la Humane Society International, che ha accolto con favore questa decisione, sono tantissimi milioni i cani e gatti tenuti come animali domestici in Cina mentre sono circa 10 milioni i cani uccisi ogni anno e che finiscono nel commercio della carne.

Il Coronavirus ha condizionato questa scelta ?

L’elenco, pubblicato mercoledì, menziona 31 specie e razze tra cui maiali, mucche, galline, conigli e cammelli, nonché “bestiame speciale” come renne e struzzi che possono essere allevati per il consumo o per altri mezzi fini come la creazione di pellicce . Il regolamento proposto di recente fa parte di una più ampia politica di repressione del consumo di fauna selvatica dopo che l’attuale epidemia di Covid-19 è stata rintracciata in un mercato ittico nella città cinese centrale di Wuhan che commerciava anche animali selvatici, tra cui pipistrelli e serpenti. Il governo centrale ha già vietato il commercio e il consumo “illegale” di animali selvatici non acquatici alla fine di febbraio.

Shenzen è stata la prima città a vietare il consumo di questa carne

La città cinese meridionale di Shenzhen ha vietato la produzione e il consumo di carne per cani e gatti all’inizio di questo mese, diventando la prima città cinese continentale a farlo. Nel provvedimento sono stati inclusi i cani in modo esplicito ma non i gatti, anche se sembra che i felini siano stati inclusi in via generale in questo provvedimento. L’obiettivo del governo cinese è quello di evitare il ripetersi di quanto avvenuto nel caso del Coronavirus. Il cosiddetto ‘spillover’ (il salto di specie del virus) è stato all’origine della diffusione del contagio. Infatti il portatore di Covid-19 sarebbe stato un pipistrello. Adesso la legge sarà aperta alla ‘consultazione popolare’ per un tempo di 18 giorni, poi si dovrà esprimere il Congresso del Popolo, ma difficilmente ci saranno ripensamenti.

Perchè parte dei cinesi ama consumare carne di cane

Esiste ancora una corrente di pensiero in Cina che difende il consumo di questa carne. Mangiare carne canina, secondo la loro tesi, rafforzerebbe la virilità a migliora la circolazione del sangue. E’ famoso in Cina il “Festival della carne di Cane” che si svolge a Yulin (nel Guanxi) il 20 giugno, una vera e propria mattanza di questi animali che vengono macellati e posti all’interno di pentoloni.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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