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Martedì 15 Aprile
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Da Taiwan arriva il chip più piccolo del mondo che consentirà di creare dispositivi sempre più piccoli ed efficienti

I benefici saranno importanti anche per quanto concerne le applicazioni basate sull’IA come gli assistenti vocali

Da Taiwan arriva il chip più piccolo del mondo che consentirà di creare dispositivi sempre più piccoli ed efficienti
Chip da 2 nanometri prodotti a Taiwan: a cosa serviranno

I chip a 2nm infatti miglioreranno sia la velocità che l’efficienza, con un aumento del 10-15% nella velocità di calcolo

L’azienda taiwanese, TSMC, nella giornata dell’1 aprile ha presentato al mondo intero il suo nuovo chip da 2 nanometri (2nm). Si tratta del chip più avanzato mai creato in assoluto, un autentico gioiello di efficienza e potenza destinato a stravolgere il panorama tecnologico. I microchip sono il fondamento della tecnologia moderna e sono presenti in quasi tutti i dispositivi elettronici, dagli spazzolini elettrici agli smartphone, dai laptop agli elettrodomestici. Si tratta di autentici prodigi della tecnologia, circuiti microscopici capaci di incorporare miliardi di transistor.

Inserire più transistor renderà i chip più veloci

Maggiore è il numero di transistor presenti nei circuiti elettrici e più veloce il dispositivo che li utilizza. Si tratta di interruttori della grandezza impercettibile per l’occhio umano che sono capaci di gestire il flusso di elettricità. Le sfide che ogni azienda che produce questa componentistica deve affrontare sono quelle di inserire più transistor in un’area sempre più piccola. Se in passato i chip più avanzati avevano una dimensione pari a 3 nanometri, la nuova tecnologia da 2 nm inaugurata da TSMC offrirà maggiori vantaggi perchè consentirà un aumento del 10%-15% della velocità di elaborazione allo stesso livello di potenza o una riduzione del 20-30% del consumo energetico in costanza di velocità.

Perchè la TSMC non può produrre microchip al di fuori di Taiwan

TSMC ha stipulato pochi mesi fa un contratto da 100 miliardi di dollari per la realizzazione negli Usa di cinque nuove fabbriche, anche se permangono ancora i dubbi se questi chip da 2 nm possano essere prodotti al di fuori di Taiwan. Se così fosse, potrebbe essere pregiudicata la sicurezza dell’isola. La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, nata nel 1987, produce chip per altre aziende. Taiwan oggi produce sostanzialmente il 60% dei semiconduttori che circolano in tutto il mondo. Sono ormai tantissimi i colossi dell’elettronica che impiegano nei loro dispositivi chip creati proprio a Taiwan, fra queste anche Apple e NVidia.

I progressi registrati dal 2020 ad oggi

Dal 2020 ad oggi, TSMC ha avviato progetti finalizzati a miniaturizzare sempre più i microchip attraverso una nuova tecnologia denominata FinFET. Nel 2020 la tecnologia a 5 nm, ha rappresentato una svolta nello sviluppo di smartphone e di elaborazione ad alte prestazioni (HPC). L’HPC è la pratica di far funzionare più processori contemporaneamente su problemi di elaborazione complessi. Poi è stato avviato un processo di miniaturizzazione a 3 nm basato su microchip ancora più piccoli. I nuovi chip a 2 nm presentati l’1 aprile potrebbero migliorare le prestazioni, rendendo più durevoli le batterie. Ecco perchè si potranno creare dispositivi sempre più piccoli ed efficienti.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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