DAZN annuncia di voler abolire la visione dei contenuti sportivi su due dispositivi contemporaneamente ma scende in campo la politica: previsto incontro tra le parti
Sempre più bufera attorno a DAZN, la piattaforma che si è aggiudicata i diritti tv del campionato di Serie A (e non solo) fino a maggio 2024. Come un fulmine a cielo sereno l’azienda ha annunciato che a partire da metà dicembre non sarà più possibile visualizzare uno specifico evento da due dispositivi diversi contemporaneamente, decisione che ha spiazzato e fatto infuriare i due milioni di abbonati. DAZN ha fatto sapere che da qui a breve partiranno le comunicazioni via mail agli utenti, i quali avranno il diritto di recesso dal contratto di abbonamento entro 30 giorni, ma a schierarsi dalla parte dei tifosi sono stati diversi Presidenti dei club e addirittura esponenti politici.
Convocata riunione tra DAZN e il Ministro dello Sviluppo Economico
A scendere in campo, come riportato da TuttoMercatoWeb.com, è stato addirittura il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti che poche ore dopo la diffusione di questa notizia ha convocato i vertici DAZN per una riunione in programma martedì 16 novembre alle ore 15 presso il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico). L’intenzione delle autorità è avere chiarimenti sulle intenzioni dell’azienda di video streaming e tentare di imbastire un accordo per rendere meno “traumatico” e immediato questo provvedimento.
Gli scenari
Lo scenario più atteso (e sperato) è quello di uno slittamento alla stagione 2022/23 dell’intenzione di DAZN, dunque non più a metà dicembre: in questo caso gli abbonati potranno continuare ad utilizzare la piattaforma fino alla primavera del prossimo anno, nei termini stabiliti, per poi decidere se confermare l’account alle nuove e condizioni (sempre 19,99 euro al mese ma senza poter visualizzare un contenuto contemporaneamente da due dispositivi diversi, a meno che essi non si trovino nella stessa casa o luogo) o recedere dal contratto e rinunciare alla visione dei contenuti sportivi. In alternativa DAZN potrebbe comunque decidere di non cedere alle richieste e proseguire sulla propria strada. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.
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Ecco perché DAZN sta per eliminare la visione in contemporanea di un evento
Il motivo principale di questo provvedimento è il contrasto alla pirateria: in questo caso DAZN si riserva di mostrare i propri contenuti unicamente a chi paga l’abbonamento, senza favorire gli “scrocconi”. In realtà però c’è altro dietro, ovvero il moltiplicare gli incassi dei diritti tv in quanto chi verrà escluso da questa decisione sarà costretto a sottoscrivere un abbonamento DAZN per continuare a guardare le partite. Soldi che, evidentemente, vanno dritti nelle casse della piattaforma che acquisirebbe un potere economico ancor più grande.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.