Doodle Google oggi 15 settembre 2019, Ynes Mexia: colei che sfidò terremoti, paludi e bacche velenose
Il Doodle di Google del 15 settembre 2019, è dedicato alla famosissima botanica ed esploratrice americana-messicana Ynes Mexia
Guarda la versione integrale sul sito >
Doogle Google oggi 15 settembre 2019: perchè la dedica a Ynes Mexia
Google rende omaggio con il suo Doodle alla botanica americana naturalizzata messicana, Ynes Enriquetta Julietta Mexia. Il motivo per cui la dedica avviene il 15 settembre, riguarda un viaggio che nella stesso giorno del 1925, l'esploratrice e collezionista di nuove specie di piante, intraprese nel Messico Occidentale sotto la guida di una botanica dell'Università di Stanford, Roxanna Ferris, in cui riuscì a raccogliere ben 500 esemplari di piante, scoprendone 50 nuove.
L'immagine del Doodle di Google
Il Doodle di Google del 15 settembre 2019, raffigura la più grande collezionista e scopritrice di piante: Ynes Mexia. Come spiega proprio Google, la donna sfidò terremoti, paludi e bacche velenose per raggiungere un remoto vulcano al confine tra Colombia ed Ecuador, tutto per il bene delle scoperte botaniche. La forza di questa grandissima botanica, è dimostrata anche dall'evento che accadde nella spedizione di quel giorno in Messico, quando nonostante cadde da una scogliera, riportando fratture ad alcune costole e anche ad una mano, continuò imperterrita la sua ricerca.
Ynes Mexia, chi era
La botanica diventata famosa in tutto il mondo, nacque il 24 maggio del 1870 a Washington D.C. da padre messicano. La sua carriera iniziò tardi, infatti la sua prima spedizione fu proprio quella effettuata il 15 settembre 1925, all'età di 55 anni. La sua passione per la botanica, iniziò nel 1921 dopo aver seguito una lezione che suscitò in lei grande interessa, Ynes Mexia nello stesso anno, si iscrisse a Berkeley, nota Università della California. La donna morì proprio nella città californiana il 12 luglio 1938 per una cancro ai polmoni.
Guarda la versione integrale sul sito >
Le altre spedizioni
Ynes Mexis, si rese protagonista di 7 spedizioni in cui raccolse ben 150.000 campioni di piante, scoprendo un nuovo genere, Mexianthus e molte altre specie. I suoi viaggi interessaono l'Artgentina, il Cile, il Monte McKinley, il Brasile, l'Ecuador, il Perù, lo Stretto di Magellano e il Messico sud-occidentale, il tutto in 12 anni.
I suoi impegni
Quando si recò in Ecuador, “collaborò con il Bureau of Plant Industry and Exploration, parte del Dipartimento dell'agricoltura dell'Ecuador per studiare gli utilizzi della palma da cera e della china. Trascorse tre mesi con gli Araguarunas, un gruppo nativo dell'Amazzonia" (citazione Wikipedia). Ynes Mexia tenne diverse conferenze nella Bay Arena di San Francisco. L'eccezionale botanica esploratrice era anche membro della California Botanical Society, del Sierra Club, dell'Audubon Association of the Pacific, della Sociedad Geografica de Lima, membro onorario del Departamento Forestal y de Casa y Pesca de Mexico e infine, membro a vita della California Academy of Sciences.
Guarda la versione integrale sul sito >
Dove si trovano i suoi campioni
I campioni di Ynes Mexia si possono trovare al Gray Herbarium dell'Università di Harvard e nel Field Museum of Natural History di Chicago. Altri esemplari di piante sono conservate e visibitabili dal pubblico, presso la California Academy of Sciences. Sempre come riportato da Wikipedia “I suoi esemplari d'erbario possono essere visionati presso la California Academy of Sciences. Alcuni duplicati sono depositati presso l'Accademia di scienze naturali di Filadelfia; l'Università Cattolica di Washington, D.C .; il Field Museum of Natural History di Chicago; il Gray Herbarium dell'Università di Harvard; l'Università della California a Berkeley; e presso importanti musei e orti botanici a Londra, Copenaghen, Ginevra, Parigi, Stoccolma e Zurigo.