Pericoli per la salute se si dorme con lo smartphone vicino al letto
Dormire con lo smartphone vicino può essere molto pericoloso per la salute: è una cosa risaputa, eppure in tanti ancora adottano questo comportamento. A lanciare (o meglio: ribadire) l’allarme è uno studio pubblicato dal British Scientists, secondo cui caricare il telefono in camera da letto aumenta il rischio di soffrire di obesità e diabete. La causa principale riguarda la produzione di melatonina. Il motivo? È presto detto.
Cosa succede se si dorme con lo smartphone vicino
La produzione di melatonina, che decreta la qualità del sonno, aumenta o diminuisce in base ad una serie di conduzione: in un ambiente buio la produzione di melatonina è più alta e questo migliora la qualità del sonno; le radiazioni elettromagnetiche generate dal telefono in carica, invece, disturbano la produzione di melatonina, provocando un peggioramento della qualità del sonno. Come risultato, stando a quanto riportato da Hwupgrade.it, si ha uno squilibrio del metabolismo che potrebbe portare a patologie come obesità e diabete.
I consigli degli esperti
Dopo aver messo lo smartphone in carica, secondo lo studio, il valore della radiazione elettromagnetica rilasciata dal telefono aumenta sensibilmente. I valori variano anche in base alla distanza: c’è differenza tra l’avere lo smartphone a 5, a 10 o a 15 centimetri. Gli esperti consigliano dunque di spegnere il dispositivo durante la notte: in caso di impossibilità sarebbe opportuno non tenerlo vicino al letto. Va bene ad una distanza adeguata, ancora meglio se in un’altra stanza. Leggi anche L’ISS lancia l’allarme: distanza di sicurezza tra iPhone12 e Pacemaker
Le dichiarazioni di Ivy Cheung
Già altri studi, condotti negli anni scorsi, erano arrivati a conclusioni simili: l’uso di un computer o di uno smartphone di notte può causare obesità. Come spiegato da Ivy Cheung della Northwestern University di Chicago, “se inizi a dormire di meno o ricevi la luce all’ora sbagliata fino a tarda notte, interrompi la secrezione di melatonina e ciò potrebbe contribuire ad alterazioni del metabolismo”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.