Il provvedimento emesso dalla Regione Toscana ha gettato nella disperazione i titolari di agriturismi
Sarà una stagione estiva tribolata per tanti agriturisi della Toscana che non potranno usare l’acqua potabile per rabboccare le piscine. La decisione è stata presa dalla stessa Regione mediante l’Acquedotto del Fiora. Per effetto di questa decisione, da giugno a ottobre, non solo gli agriturismi non potranno utilizzare acqua potabile, ma il diniego è stato esteso anche a ville e villette. Ad essere colpite da questo provvedimento saranno soprattutto le province di Siena e Grosseto, che sono servite dalle condotte in questione.
La disperazione dei proprietari di agriturismo
Una decisione che ha destato sconcerto tra i proprietari di agriturismi che adesso temono la fuga dei clienti o la cancellazione delle prenotazioni. La stessa situazione riguarda il Trentino Alto Adige dove è stata vietata la produzione di neve artificiale. L’Acquedotto del Fiora ha deciso di prendere questa grave decisione ‘per salvaguardare la risorsa idrica e garantire il pubblico servizio’. Il divieto colpisce soprattutto una provincia come Siena dove insistono 1.200 strutture agrituristiche molte delle quali hanno una piscina. Il CIA di Siena ha chiesto a gran voce ad Acquedotto del Fiora di rivedere e ripensare questa decisione per permettere di programmare la stagione estiva alle strutture.
La situazione dell’Alto Adige
Notevoli anche i disagi che si potrebbero manifestare in Alto Adige in cui è stata proibita la produzione di neve artificiale a causa dell’emergenza siccità. Non sarà più possibile innevare le pistie di sci per evitare lo spreco d’acqua. Da 18 mesi nella regione trentina le piogge sono davvero diventate rarissime con gravi ripercussioni anche sui livelli dell’Adige che hanno raggiunto quasi i minimi storici. Il presidente della Provincia autonoma nell’ordinanza ha raccomandato agli agricoltori e ai proprietari di giardini e parchi, di usare l’acqua solo per esigenze insopprimibili. I coltivatori di frutta dovranno usare l’irrigazione antibrina solo se strettamente necessario. CONTINUA A LEGGERE…
La crisi idrica dei grandi laghi
Sono 300mila le aziende che sono ubicate nelle zone più colpite dalla siccità, secondo un report della Coldiretti. Il 2023 è finora stato l’anno più caldo di sempre. Il problema della siccità colpisce soprattutto il Nord Italia con precipitazioni al di sotto della media nel primo bimestre dell’anno, dopo il 30% di pioggia in meno registrato nel 2022. In crisi anche la portata dei grandi laghi con il Lago di Como che ha perso il 19% dell’acqua, mentre il Lago di Garda si è ridotto di un terzo e il lago Maggiore fino al 40%.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.