Facebook, la privacy al centro di tutto
Con un lungo post pubblicato proprio su Facebook, Mark Zuckerberg ha messo le fondamenta per il futuro e ha fatto sapere che ha intenzione di rivoluzionare la sua piattaforma mettendo al centro la privacy degli utenti, argomento sul quale il fondatore del popolare social network è stato spesso criticato.
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Privacy, quindi: il caso Cambridge Analytics ha senza dubbio attirato l’attenzione della stampa, degli addetti ai lavori e non sulla riservatezza dei dati degli utenti iscritti a Facebook. Zuckerberg sa bene, come scritto proprio nel post, che la sua creatura non ha una forte reputazione in tal senso. Cosa ci attende, quindi? Il social network somiglierà sempre meno a una grande piazza e sempre più al soggiorno di casa: insomma, un ambiente meno pubblico e più privato. Si parla innanzitutto di interoperabilità: sarà possibile, tramite messaggistica, interagire tra le varie applicazioni di proprietà di Zuckerberg. Quindi sarà possibile chattare in privato tra Direct (Instagram), Messenger (Facebook) e WhatsApp. E l’intento è quello di integrare anche gli SMS.
Ecco i principi cardine secondo Zuckerberg
Il nuovo Facebook, incentrato sulla privacy, avrà dei principi cardine: Zuckerberg, nel suo post, ne elenca 6. Interazioni private, crittografia, permanenza dei contenuti ridotta, sicurezza, interoperabilità e protezione dei dati sensibili.
Facebook, ecco come sarà il futuro
Cosa significano i principi di sopra elencati? Proviamo a spiegarli. Interazioni private: gli utenti dovrebbero avere posti semplici e intimi in cui avere il controllo su chi può contattarli e la sicurezza che nessun altro possa accedere a quello che condividono; crittografia: le comunicazioni private tra gli utenti dovrebbero essere sicure.
Le idee di Zuckerberg
Permanenza dei contenuti ridotti: gli utenti dovrebbero potersi sentire se stessi senza paura, non dovrebbero preoccuparsi del fatto che ciò che condividono potrebbe essere usato contro di loro in futuro; sicurezza: gli utenti dovrebbero aspettarsi che la piattaforma faccia di il possibile per garantire la loro sicurezza; interoperabilità: gli utenti dovrebbero poter usare qualsiasi applicazione del gruppo per raggiungere i loro amici e comunicare con essi; protezione dei dati sensibili: gli utenti dovrebbero aspettarsi che Facebook non conservi i dati sensibili in Paesi con poca tutela dei diritti umani quali privacy e libertà di espressione.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.