Facebook oscura i “like”? Ecco cosa sta succedendo
Novità in arrivo per gli utenti Facebook. Gli ingegneri del social network di Mark Zuckerberg, riporta il sito TechCrunch.com, stanno sperimentando la funzione che nasconde il numero di “like” sotto i post. Si tratta della stessa caratteristica già in vigore su Instagram (altro social di proprietà di Zuckerberg): da qualche settimana la maggior parte degli “Insta addicted“, infatti, non può vedere quanti like ha un determinato post che appare nella home o negli altri profili…
Le conferme da Facebook
A confermare “l’esperimento social” di Facebook è stata la blogger Jane Manchung Wong, la quale ha dimostrato con degli screen come non le era più possibile conoscere il numero di “like” messi sotto alcuni post di suoi amici. E anche esponenti di Facebook hanno confermato l’idea di nascondere definitivamente i “like” dal social, anche se non è ancora stata fissata una data. A cosa serve questo provvedimento? A far cessare la “gara di like” che fa concentrare gli utenti più sul numero di “mi piace” a un contenuto che sull’effettivo senso di un post, un video o una foto.
La mossa di YouTube
Ma non sono solo Instagram e Facebook ad aver “oscurato” i like: da settembre anche YouTube, il più grande e diffuso portale video del mondo, nasconderà (per lo stesso motivo) i like ai contenuti. Il tentativo di “rieducazione online” di milioni di utenti social è già iniziato…
La dipendenza da popolarità: le parole dell’esperto
“L’obiettivo – ha spiegato ad Ansa.it lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, presidente della “Fondazione Minotauro” di Milano – è capire se il coinvolgimento sale o scende in assenza dell’effetto ‘bandwagon’, cioè la visione dell’apprezzamento già manifestato dagli altri. A ciò si aggiunge anche la volontà di spostare l’attenzione dalle facili interazioni, un meccanismo spesso accusato di stimolare una competizione effimera che può influire negativamente sulla vita degli adolescenti, ad azioni più pensate e di valore, come l’acquisto dei prodotti promossi sui social network”. “Viviamo in una società – prosegue l’esperto – in cui ormai ogni esperienza ha senso soltanto se è popolare. In questo scenario iniziative come queste sono positive e potrebbero effettivamente permettere di concentrarsi di più sul contenuto rispetto alla popolarità”
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.