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Mercoledì 13 Novembre
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Gli scienziati hanno scoperto una “strada di mattoni gialli” sul fondo dell’oceano Pacifico

Il team di scienziati ha identificato la roccia come ialoclastite, un tipo di roccia vulcanica trovata dove le eruzioni ad alta energia hanno depositato frammenti nel fondo del mare

Gli scienziati hanno scoperto una “strada di mattoni gialli” sul fondo dell’oceano Pacifico
Oceano Pacifico

La muratura era in realtà il risultato di geologia vulcanica che ha fratturato la roccia in modo curiosamente uniforme

Nel 2022 una equipe di scienziati effettuò una spedizione su una dorsale sottomarina, appena a nord delle isole Hawaii, scoprendo sorprendentemente la presenza di un antico letto di lago prosciugato pavimentato di mattoni gialli. Una scena davvero inquietante che si palesò durante il viaggio effettuato da una nave esplorativa Nautilus che stava passando al setaccio la dorsale di Liliʻuokalani all’interno del Papahānaumokuākea Marine National Monument (PMNM).

Di cosa si tratta

Il PMNM rappresenta certamente una delle più grandi aree di conservazione marina al mondo. Si tratta di un’area talmente vasta da essere ben più ampia della sommatoria dei perimetri di tutti i parchi nazionali degli Stati Uniti messi insieme. Al momento la parte esplorata dall’uomo rappresenta solo il 3 percento del suo fondale marino.

Le nuove ricerche

Adesso una equipe di ricercatori dell’Ocean Exploration Trust sta cercando di spingersi ben al di là dei confini di questa natura selvaggia, che si trova a più di 3.000 metri sotto il mare che potrebbe nascondere altri scenari sorprendenti. In un filmato della spedizione pubblicato su YouTube nell’aprile 2022 è stato ripreso il momento esatto in cui i ricercatori che guidavano il veicolo per le profondità marine si sono imbattuti nella strada per Oz.

Le immagini diffuse su youtube

Nelle riprese pubblicate su youtube ascoltano le voci degli esploratori, uno dei quali urla di aver trovato la “strada per Atlantide”. Una strada costellata di mattoni gialli che dona al lago scoperto dai ricercatori sulla cima del monte sottomarino Nootka, un aspetto sorprendentemente asciutto. In questo fondale, la roccia vulcanica sembra essersi fratturata in una maniera da apparire quasi mattonata di giallo. Questa roccia sarebbe ialoclastite. Le uniche fratture a 90 gradi sono probabilmente correlate allo stress da riscaldamento e raffreddamento dovuto a molteplici eruzioni che si sono verificate in quella vasta area. Sembra quasi l’androne di un percorso che porta verso un mondo incantato e inesplorato. Secondo gli scienziati proprio questa area potrebbe consentire all’uomo di acquisire nuove nozioni sulla geologia nascosta della Terra.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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