Google+ chiude: perchè e cosa succede ai possessori di un account

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Google Plus chiude: cosa è possiible fare ancora per salvare i dati. Le cause del fallimento

Google+ chiude, perchè e cosa succede ai possessori di un account
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Google+ chiude!

Il social network di Google nato nel 2011 con l'intento di fare concorrenza a Facebook e Twitter, chiude oggi 2 aprile 2019. La decisione è stata presa a causa dello scarso utilizzo e delle sfide per tenere in piedi un prodotto di successo che soddisfi le esigenze degli utenti. A prescindere dalla dichiarazione dei vertici di Big G, non si può evitare di pensare che il vero motivo del “fallimento" di Google+, risieda nella falla del sistema di sicurezza che avrebbe messo a rischio i dati privati degli account di circa mezzo milione di utenti. La denuncia è stata fatta nell'ottobre 2018 dal Wall Street Journal.

Cosa succede agli account GPlus

Google ha disattivato la creazione dei nuovi account e sta eliminando i contenuti creati dagli utenti. Il processo partito oggi 2 aprile 2019, durerà probabilmente un paio di mesi, per cui ci saranno ancora molti proprietari di un profilo che avranno tempo per accedervi. Se siete tra questi, potete scaricare tutti i dati che vi interessa salvare in servizi di cloud come Dropbox o OneDrive.


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GooglePlus, eliminazione profilo

Se avete ancora l'accesso, in quanto non è stato ancora cancellato il vostro profilo, potete farlo da soli. Basta andare sull'icona Cestino posta di fianco, spostare G+ all'interno e confermare l'eliminazione. Come riportato dall'Ansa, la piattaforma continuerà a funzionare per gli utenti aziendali: chi ha un account GooglePlus collegato alla G Suite potrà continuare ad usarlo.

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Google+ non ha mai sfondato

Nonostante avessero aperto un profilo circa 300 milioni di utenti, è stato calcolato che l'utilizzo medio si aggirava intorno ai 5″, niente a che fare con gli atri social network di punta come Facebook e Twitter. Inoltre, pare che oltre alla falla nella sicurezza avvenuta in un periodo compreso tra il 2015 e marzo 2018, vi sia stato un altro bug nella sicurezza che aveva esposto i dati personali di oltre 50 milioni di persone iscritte.

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