Si sono moltiplicati su Telegram i bot che forniscono Green Pass falsi: la preoccupazione delle autorità
Cresce il mercato dei Green pass falsi, in poche settimane le richieste si sono moltiplicate e Telegram, l’applicazione di messaggistica istantanea, è il primo luogo virtuale dello scambio. Gli esperti temono che nel nostro Paese le vendite subiranno un’impennata per l’obbligo della certificazione verde che dal prossimo 15 ottobre, è esteso anche ai luoghi di lavoro pubblici e privati. La Check Point Software Technologies Ltd, un’azienda israeliana specializzata in prodotti di sicurezza lancia l’allarme e segnala che il numero dei venditori di Green pass falsi è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi giorni. Da leggere anche Green Pass e tamponi, adesso Pregliasco e Ricciardi ammettono: “Non sono del tutto attendibili….”
Cresce il mercato dei cybercriminali che vendono Green pass falsi
Nel mese di agosto in Italia, sono stati venduti 10mila documenti contraffatti, ma a settembre si contano già 20mila acquisti e il numero sembra essere destinato ancora a salire. La polizia postale già nel mese di agosto, ha seguito le tracce di un vero e proprio traffico di certificati verdi fake. Le forze dell’ordine, infatti hanno scoperto una banda di cybercriminali che ha venduto ogni Green pass per 500 euro, oggi rischiano fino a 5 anni di carcere. Comprare e vendere un certificato falso, così come alterare il nome o la data su di un documento originale è un reato, non uno scherzo! Se ne è accorto anche un ragazzo lombardo che a metà agosto, è stato scoperto mentre provava a accedere a una palestra con un Green pass manomesso. Si tratta del primo multato nella città di Milano che oltre a pagare 400 euro, è stato anche denunciato per truffa.
Il Green pass fake gratuito che preoccupa le autorità
I controlli però, benchè siano stati intensificati, non riescono a fermare le transazioni di certificati falsi. I Paesi interessati dalla truffa infatti sono 29 e tra questi anche Austria, Brasile, Lettonia, Lituania, Malta, Portogallo, Singapore, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti che prima erano esclusi dal mercato. Il certificato verde contraffatto costa attualmente tra i 100 e i 200 dollari, ma la criminalità si sta adeguando alle richieste. Secondo un’indagine molto recente, infatti sono stati ideati dei bot che gratuitamente creano Green pass tarocchi. Le transazioni, perciò potrebbero moltiplicarsi con il rischio del proliferare delle truffe e anche di un conseguente aumento della diffusione del coronavirus, un pericolo per la salute pubblica. CONTINUA A LEGGERE…
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La circolare del Ministero degli Interni
Una circolare del Ministero degli Interni chiede perciò agli esercenti, agli steward e ai gestori delle strutture ricreative di fare massima attenzione nel controllare il Green pass. Il provvedimento prevede anche che si possa richiedere l’esibizione di un documento d’identità per ulteriori verifiche. La circolare ministeriale sta sollevando molte polemiche, poiché i gestori lamentano un ulteriore carico di lavoro, ma il Governo sembra deciso ad andare avanti. La priorità è estendere lentamente il Green pass e fermare i furbetti delle false certificazioni per tornare il prima possibile alla normalità.
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