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Martedì 12 Novembre
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Huawei, Microsoft come Google: sospesi i nuovi ordini | Ecco cosa sta succedendo

Dopo Google anche Microsoft interrompe i rapporti con Huawei: ecco le indiscrezioni del South China Mourning Post

Huawei, Microsoft come Google: sospesi i nuovi ordini | Ecco cosa sta succedendo
Huawei, Microsoft come Google: sospesi i nuovi ordini - Foto Pixabay

Microsoft sospende gli ordini di Huawei: la situazione

Non c’è pace per Huawei: dopo la “grana Google” ora ci si mette anche la Microsoft, il colosso americano dei sistemi operativi per pc e smartphone che, come riporta Il Corriere della Sera, ha deciso di sospendere gli ordini ricevuti da Huawei, interrompendo di fatto la collaborazione con la casa di telefonia cinese. Un altro colpo basso per l’azienda asiatica, che oltre a Google e alla “new entry” Microsoft ha visto le defezioni anche delle compagnie Intel, Qualcomm e Broadcom.

Via gli smartphone Huawei dal sito ufficiale Microsoft

Il quotidiano South China Mourning Post spiega che anche la Microsoft rientra nel “piano Trump” di limitare la Cina e colpire Huawei. Tant’è vero che , oltre a non accettare più ordini da Huawei, l’azienda statunitense di Bill Gates ha già rimosso dal suo sito ufficiale gli smartphone della compagnia di Shenzhen, rendendo così addirittura immediata la rottura tra le parti. Ma è davvero già finita? “La sospensione delle attività di affari tra le due compagnie – ha rivelato una fonte anonima al quotidiano di Hong Kong – potrebbe essere solo temporanea, dunque questo non significa che Microsoft non voglia più cooperare con Huawei”. E il discorso di Microsoft è lo stesso di Google: il provvedimento non riguarda pc, smartphone e tablet già in uso, bensì quelli che saranno lanciati nei prossimi mesi.

I sistemi Windows già installati non saranno toccati

I sistemi Windows già installati non saranno toccati da questo provvedimento e quindi gli utenti potranno continuare a beneficiare degli aggiornamenti e della protezione sulla sicurezza. Il team dedicato dei servizi Microsoft ha lasciato il quartier generale di Huawei a Shenzhen, come riporta Tgcom24.mediaset.it. Huawei recentemente si è interessata anche al mercato dei laptop, lanciando una serie di personal computer rivolti ad un segmento di mercato medio-alto.

90 giorni di tempo a Huawei per riorganizzarsi

Ma c’è stata una piccola tregua nel braccio di ferro tra gli USA e Huawei: il governo statunitense ha dato all’azienda cinese 90 giorni di tempo per riorganizzarsi al meglio dopo il provvedimento, preso dagli USA, di sospendere gli aggiornamenti Google nei confronti di smartphone e tablet Huawei. Tutto rinviato di tre mesi dunque, come spiega Il Sole 24 Ore, con nuova deadline fissata per il 19 agosto 2019. Gli smartphone Huawei che usciranno da quella data in poi, infatti, non godranno più degli aggiornamenti di Google e Microsoft su app come Gmail e Google Play Store, che dopo poco tempo non potranno utilizzare più. Su tutti il nuovissimo Huawei Mate 20 Pro, che non presenterà il sistema operativo Android Q (in uscita a settembre 2019).

Il motivo della sospensione degli aggiornamenti a Huawei

Il motivo della “scure” di Google (e Microsoft) su Huawei, spiega Repubblica.it, è l’inserimento dell’azienda cinese nella blacklist di Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti d’America: tra il suo paese e la Cina, infatti, non è un buon periodo dal punto di vista dei rapporti, delle trattative commerciali e per via della “guerra” sulla realizzazione delle reti 5G che vede protagoniste queste due nazioni. In questo modo, dunque, Trump ha deciso di dare un altro schiaffo alla Cina, a Huawei e (ahimè) a tutti i suoi utenti.

Google Play Store, Gmail e software Android a rischio

Lo scenario che si profila è che tutti i dispositivi Huawei d’Europa e degli USA che saranno lanciati dal 19 agosto 2019 non riceveranno più aggiornamenti sul sistema operativo Microsoft e sulle app di Google, su tutte Gmail e Google Play Store, tra le più utilizzate al mondo e che sarebbero sostituite da servizi 100% Huawei. Questo problema rischia di compromettere milioni di smartphone Huawei (a parte quelli cinesi) e, alle lunghe, renderli “inutili” perché privi di strumenti utili sia per lavorare che per il tempo libero. Ma non è tutto: il problema sarebbe anche il sistema operativo Android, ma Huawei è già al lavoro per realizzare un sistema operativo indipendente per reagire alle limitazioni degli USA e rilanciarsi al meglio.

Riuscirà il sistema operativo Huawei a sfidare Android e iOS?

Si tratta, per Huawei, di una vera e propria rivoluzione: di recente, infatti, la società cinese si è insidiata tra Samsung e Apple come secondo produttore al mondo per smartphone venduti. Cosa succederà dopo agosto, quando la licenza temporanea scadrà? Riuscirà il sistema operativo di casa Android a fare concorrenze a due software stabili e di lunga data come Android e iOS? Non ci resta che attendere per scoprirlo.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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