Il dolore sembra più forte di notte? Un nuovo studio ha svelato il motivo

Perché il dolore sembra sempre più forte di notte? La causa sono i ritmi circadiani: lo studio

Il dolore sembra più forte di notte? Un nuovo studio ha svelato il motivo - Foto Pixabay
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Perché la percezione del dolore fluttua durante la giornata

Quando ci fa male qualcosa, il dolore sembra sempre più forte di notte: accade come il mal di testa, con il mal di denti ma non solo. Niente paura: accade più a meno a tutti e medici e scienziati lo sanno da tempo. La percezione del dolore non è sempre uguale ma fluttua, o almeno sembra, durante il giorno: degli studi hanno provato a collegare questo fenomeno alla carenza di sonno, senza però giungere a risultati concreti.

I ritmi circadiani influenzano anche la percezione del dolore

Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Brain, ha provato a fare luce sulle differenze nella percezione del dolore: secondo questa ricerca anche il dolore, così come l'appetito o il sonno, segue i ritmi circadiani. I ritmi circadiani sono, come riporta Focus.it, ritmi della durata di circa 24 ore in cui si ripetono regolarmente alcuni processi fisiologici e sono regolati da una sorta di orologio presente in tutti gli organismi viventi, ma anche da fattori esterni come luce e temperatura.

Alle tre del mattino la percezione del dolore è più alta

Un gruppo di neuroscienziati del Centro di Ricerca di Neuroscienze di Lione, in Francia, ha dimostrato l'influenza dei ritmi circadiani sulla percezione di uno stimolo doloroso: alle tre del mattino un breve impulso troppo caldo è stato percepito come massimamente doloroso, mentre alle tre del pomeriggio è stato percepito come minimamente doloroso. Tra questi due estremi la percezione del dolore è andata aumentando dal pomeriggio alle prime ore del mattino, diminuendo dal mattino al pomeriggio.

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La conclusione dello studio

Gli scienziati hanno testato la sensibilità al dolore dei dodici partecipanti allo studio piazzando un dispositivo che aumentava gradualmente di temperatura, un grado alla volta. Lo studio ha fatto emergere un quadro più chiaro: la sensibilità al dolore raggiungeva un picco tra le tre e le quattro del mattino, prima di toccare il suo punto più basso 12 ore dopo. Questa ricerca potrebbe anche aiutare a somministrare in modo più appropriato i farmaci contro il dolore.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.