Il vulcano più attivo del Pacifico nord-orientale si prepara a eruttare: le possibili conseguenze
Gli esperti sono convinti che una potente eruzione potrebbe verificarsi entro il 2025, ma uno tsunami sarà improbabile
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Il vulcano Axial si trova fra la placca tettonica di Juan de Fuca e la placca del Pacifico: entro il 2025 potrebbe eruttare ancora
Si chiama Axial ed è considerato dai vulcanologi il vulcano più attivo del Pacifico. Secondo una ricerca che è stata pubblicata di recente su Nature, questa “pentola che ribolle” sotto l'oceano potrebbe esplodere entro il 2025. Il vulcano Axial Seamount, si trova esattaente a 480 chilometri dalla costa dell'Oregon. Gli ultimi modelli mutevoli che avrebbero evidenziato un rigonfiamento importante delle pareti, farebbero preludere ad una eruzione imminente dagli effetti ancora imprevedibili.
Il monitoraggio degli esperti
Su questa situazione preoccupante, hanno fatto il punto della situazione i vulcanologi Bill Chadwick a Jenn Chávezin nel podcast Oregon Public Broadcasting. La struttura a scudo del picco sommerso indica che la montagna si è formata da lava sottile. Da ciò si deduce che l'eruzione creerà delle spaccature in superficie, anziché esplodere, consentendo al magma di fuoriuscire e creare un nuovo fondale marino. Pertanto è molto difficile che possa causare uno tsunami.
Il tremore vulcanico è in costante aumento
I ricercatori che monitorano questo vulcano sottomarino dal 1997 hanno recentemente osservato che il tremore vulcanico è in deciso aumento negli ultimi mesi. Questa eruzione sottomarina difficilmente rappresenterà una minaccia per gli esseri umani, ma il monitoraggio del vulcano potrebbe aiutare i ricercatori a prevedere meglio eventi vulcanici più pericolosi. La montagna sottomarina è entrata in eruzione tre volte negli ultimi 30 anni, tra cui nel 1998 e nel 2011. L'ultima eruzione è avvenuta nel 2015. Secondo gli scienziati si sarebbero già realizzate quelle condizioni che causarono l'eruzione dieci anni fa, per questa ragione si ritiene che una nuova esplosione possa essere imminente.
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Le ipotesi allo studio
Il rigonfiamento è causato dalla pressione del magma in aumento che costringe la superficie della montagna a sollevarsi. Il team ha anche identificato la connessione che collega il tetto del serbatoio principale di magma con le fessure eruttive sul fondale marino. Secondo gli scienziati, la collocazione di questo vulcano fra la placca tettonica di Juan de Fuca e la placca del Pacifico farebbe pensare alla formazione di un nuovo fondale marino, cioè una nuova crosta oceanica espulsa dalla pressione delle placche in collisione.Comprendere questi meccanismi potrebbe aiutare i vulcanologi a prevedere le eruzioni vulcaniche e a comprenderne meglio le dinamiche.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.