iPhone si trasformerà in POS, ecco la grande svolta preannunciata da Apple
iPhone si trasformerà in un POS. È questa la novità di casa Apple che consentirà al melafonino di accettare pagamenti elettronici senza ricorrere a dispositivi esterni. Vediamo insieme in cosa consiste il progetto per pagare attraverso il mobile. Abbiamo detto che una delle ultime novità della società di Cupertino, riguarda la possibilità di utilizzare l’iPhone come un POS, per accettare pagamenti in mobilità senza utilizzare hardware esterni. Questo sarebbe il piano, quanto meno secondo le indiscrezioni riportate da Bloomberg. Da leggere anche iPhone 14 senza notch: arriva il doppio foro. I dettagli
L’attuale situazione e le prospettive
La nota testata afferma come Apple sta lavorando alla nuova funzionalità per rendere il suo smartphone un POS almeno dal 2020. Al momento, esattamente come accade con gli smartphone Android con Google Pay, gli utenti del melafonino possono pagare gli acquisti grazie a Apple Pay. Per effettuare il trasferimento di denaro però, è necessario comunque un terminale POS. Il nuovo sistema però, permetterebbe di utilizzare l’iPhone come un POS semplicemente sfruttando l’NFC, ovvero il chip che consente i pagamenti con smartphone e altri oggetti.
iPhone come POS: come potrebbe funzionare?
All’atto pratico, il commerciante potrebbe utilizzare l’iPhone come un comunissimo terminale di pagamenti, consentendo ai clienti di pagare gli acquisti semplicemente avvicinando la carta di credito o il proprio smartphone. La mossa di Apple potrebbe impattare fortemente sui fornitori di pagamento che basano la loro attività proprio su iPhone, tra cui Square che al momento domina il mercato. CONTINUA A LEGGERE…
I nodi ancora da sciogliere
Non è ancora chiaro al momento se l’opzione di pagamento porterà il marchio Apple, anche se sembrerebbe altamente probabile. Nemmeno la collaborazione di Apple con reti di pagamento esistenti è ancora definita, quindi c’è anche la possibilità che possa svilupparne e lanciarne una in completa autonomia. Ad ogni modo, Apple non è la prima ad aver intrapreso questa direzione, dal momento che Samsung già nel 2019 aveva implementato questa utile funzionalità sui propri device.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
