Italia a rischio inondazioni: ecco le aree che potrebbero essere sommerse secondo l'Enea

Italia a rischio inondazioni: aree costiere che potrebbero scomparire a causa dell'innalzamento del livello del mare

Livelli dei mari in aumento in Italia. Foto:lasexta.com
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Livelli dei mari in aumento e molte aree a rischio

Nuovi studi stanno confermando quanto già era stato previsto da altri studi e cioè l'innalzamento sempre maggiore del livello dei mari che nel corso dei prossimi anni metterebbe a rischio numerose aree costiere, anche del nostro Paese. Pessime anche le ultime proiezioni dell'Enea, presentate a Roma nel corso di un convegno sul Mediterraneo e l'economia del mare organizzato insieme a Confcommercio per la firma di un protocollo d'intesa sullo sviluppo sostenibile. Il rischio riguarda il futuro ma questo futuro non risulta nemmeno così distante, poichè scenari allarmanti emergono già per il 2100.

Proiezioni Enea

“Il livello del mar Mediterraneo si sta innalzando velocemente a causa del riscaldamento globale. Entro il 2100 migliaia di chilometri quadrati", oltre 5.600 km quadrati e più di 385 km di costa, “di aree costiere italiane rischiano di essere sommerse dal mare, in assenza di interventi di mitigazione e adattamento". Questi sono gli scenari secondo l'Enea e ben 40 aree costiere risultano a rischio in Italia, tanto per capirci, una regione grande quanto quasi la Liguria (Fonte:Ansa).

40 aree costiere a rischio

Questo fenomeno riguarda tutte le regioni italiane bagnate dal mare, per un totale di 40 aree costiere. Di seguito sono elencate 15 di queste 40 aree, che secondo l'Enea finirebbero sott'acqua entro 80 anni. L’Enea osserva che “entro la fine del secolo l’innalzamento del mare lungo le coste italiane è stimato tra 0,94 e 1,035 metri”, prendendo in considerazione un modello cautelativo.


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Dati disponibile ed elenco di alcune aree

Nel dettaglio, nella mappa diffusa dall'Enea le aree a rischio comprenderebbero una vasta area costiera dell'alto Adriatico, da Venezia fino a Ravenna, La Spezia in Liguria, tratti della Versilia, Cecina, Follonica, Piombino, Marina di Campo sull’Isola d’Elba e le aree di Grosseto e di Albinia in Toscana. Non migliore la situazione al centro e al sud, anzi le aree a rischio sarebbero molte, come ad esempio la foce del Pescara, del Sangro e del Tronto in Abruzzo, quest'ultima al confine con le Marche; l’area di Lesina (Foggia) e di Taranto in Puglia. Minacciata anche la piana Pontina, di Fondi e la foce del Tevere nel Lazio; la piana del Volturno e del Sele in Campania; l’area di Cagliari, Oristano, Fertilia, Orosei, Colostrai (Muravera) e di Nodigheddu, Pilo, Platamona e Valledoria (Sassari), di Porto Pollo e di Lido del Sole (Olbia) in Sardegna; Metaponto in Basilicata; Granelli (Siracusa), Noto (Siracusa), Pantano Logarini (Ragusa) e le aree di Trapani e Marsala in Sicilia; Gioia Tauro (Reggio Calabria) e Santa Eufemia (Catanzaro) in Calabria (Fonte:energycue.it).

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Scenari tristi causati dal riscaldamento globale

Il fenomeno dell'innalzamento del mare, anche secondo gli ultimi studi, peggiorerà anno dopo anno anche a causa di un riscaldamento globale sempre maggiore e sarà aggravato anche da mareggiate e forti venti che potrebbero esporre al rischio determinate aree piuttosto che altre. Purtroppo si tratta di scenari tristi e difficili da controllare, seguiranno ulteriori studi e aggiornamenti a riguardo.

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.