La Cina crea il suo 'Sole artificiale' che potrebbe creare energia pulita

A breve verrà completata la realizzazione del primo sole artificiale cinese che potrà produrre energia pulita grazie alla fusione nucleare

Fusione nucleare, la Cina sta per completare il suo primo sole artificiale (Foto: Pixabay)
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Entro dicembre si completerà la realizzazione del primo sole a fusione nuclerare cinese: ecco di cosa si tratta

Nello scorso mese di marzo gli scienziati cinesi avevano preannunciato il completamento della realizzazione del tokamak HL-2M entro il mese di dicembre. Si tratta di un dispositivo costruito per replicare la fusione nucleare, la stessa reazione che alimenta il Sole. Ancora non si sa nulla sul completamento del 'sole artificiale' ma alcuni indizi sono emersi a novembre, quando Duan Xuru, uno degli scienziati che lavoravano sul “sole artificiale" aveva ammesso che il progetto stava proseguendo senza intoppi e che il dispositivo sarebbe stato operativo già nel 2020.

Si dovrà trovare un sistema stabile per mantenere caldo il plasma

Grazie a questo progetto, se davvero dovesse vedere la luce nel 2020, l'uomo sarà in grado di realizzare una fusione nucleare in grado di fornire energia. Se gli scienziati riuscissero a capire come sfruttare l'energia prodotta dalla fusione nucleare, saremmo in grado di avere una fonte quasi illimitata di energia pulita. Il vero nodo per il futuro sarà quello di trovare un modo economico per mantenere il plasma estremamente caldo e stabile da poter consentire la fusione del nucleo.

Grazie al tokamak cinese si potrà produrre energia pulita

Il tokamak cinese HL-2M potrebbe essere in grado di sciogliere tutti i dubbi e far realizzare un grosso passo in avanti all'umanità consentendo di poter produrre energia a basso costo e assolutamente pulita. A Newsweek, il fisico della fusione James Harrison ha ammesso che il tokamak cinese “fornirà ai ricercatori dati preziosi sulla compatibilità dei plasmi di fusione ad alte prestazioni con approcci per gestire in modo più efficace il calore e le particelle esauste dal nucleo del dispositivo“.


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Il sole avrà una temperatura pari a 13 volte la temperatura più calda del sole

I risultati di questa ricerca, se saranno davvero positivi, influenzeranno anche la progettazione di questi reattori a fusione commerciali. “Questo – ha proseguito Harrison a Newsweek – è uno dei maggiori problemi dello sviluppo di un reattore a fusione commerciale“, ha proseguito, “e i risultati di HL-2M, come parte della comunità internazionale di ricerca sulla fusione, influenzeranno la progettazione di questi reattori“. Quando sarà attivo, questo reattore sarà in grado di raggiungere 13 volte la temperatura più calda del nostro sole (circa 200 milioni di gradi Celsius). La temperatura massima del sole si aggira sui 15 milioni di gradi Celsius.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.