La connessione 6G è sempre più vicina: ecco le velocità incredibili che riuscirà a raggiungere

In Giappone sono iniziate le prime sperimentazioni per il 6G: ecco le velocità che si potranno raggiungere

Mentre in Italia è ancora aperto il dibattito sul 5G, sulle sue potenzialità e sulle date in cui sarà disponibile in tutto il paese, in Giappone stanno già facendo scatti in avanti dal punto di vista tecnologico, gettando le basi per la realizzazione del 6G. In Italia si dà ormai come imminente l'arrivo del 5G sulla rete Ho. Mobile, ma nel paese del Sol Levante, la nuova generazione è già realtà.

Le velocità che si raggiungeranno

Un articolo pubblicato sul sito ScienceAlert, ha parlato diffusamente di un nuovo prototipo di dispositivo in via di sperimentazione che fuzionerebbe con la rete 6G che prevede una velocità di trasferimento dati di 100 Gbps. Una velocità che di fatto decuplica quella massima raggiungibile con il 5G e che sarebbe pari a 500 volte quella di uno smartphone 5G medio. La paternità di queste nuove sperimentazioni vanno attribuite al provider giapponese NTT e all’operatore di telefonia mobile DOCOMO, in partnership con le società NEC e Fujitsu.

Le potenzialità

Per poter raggiungere queste velocità inaudite, il nuovo dispositivo che si sta sperimentando userebbe delle bande ad alta frequenza nella gamma di 100 e 300 Ghz. Le sperimentazioni appena concluse hanno dimostrato che questo dispositivo è in grado di connettersi stabilmente in un raggio superiore ai 100 metri. Anche se si tratta di un dispositivo veramente avveniristico, la sua messa in commercio non sarà così facile e così immediata, anche perche questi risultati sono stati ottenuti solo grazie ad una tecnologia all'avanguardia molto costosa e dalle dimensioni proibitive.

Gli sviluppi futuri

Gli scienziati contano di sviluppare e implementare questa nuova tecnologia negli anni a venire, cercando soprattutto di ridurne le dimensioni ed i costi, al fine di rendere il 6G fruibile dai comuni utenti. Di certo il 6G promette velocità stratosferiche e rappresenterà una svolta in molti ambiti, anche se occorrerà attendere ancora diversi anni prima che possa vedere la luce e diventare compatibile con i dispositivi in commercio.