La formica di fuoco è arrivata in Italia: "É allarme invasione". I possibili rischi
di Marco Reda
La "formica di fuoco" si diffonde anche in Italia, ecco dove è stata trovata e come può incidere sugli equilibri del nostro Paese
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Tutto ciò che c'è da sapere sulla cosiddetta “formica di fuoco": cos'è, com'è giunta in Italia e quali sono le conseguenze per noi
L'allarme “formica di fuoco" è giunto anche in Italia: questo particolare tipo di insetto, come segnalato dalla rivista Current Biology, è sbarcato nel nostro Paese e in Sicilia (vicino Siracusa) ne sono stati trovati ben 88 nidi. É evidente, dunque, come questa specie di origine brasiliana si sia espansa anche al di fuori del continente sudamericano. Ecco tutto ciò che c'è da sapere sulla solenopsis invicta e quali sono i rischi per il nostro territorio, oltre che in generale per l'uomo.
I danni “causati" dalla formica di fuoco
La diffusione della “formica di fuoco" (così definita per il prurito che dà la sua puntura) ha un impatto notevole sugli ecosistemi, sull'agricoltura e di conseguenza sulla salute umana; i principali danni provocati dalla sua proliferazione, stando agli studi, riguardano le apparecchiature elettriche e di comunicazione, ma anche il fatto che sia una predatrice generalista (che però non fa parte della “nostra" catena alimentare) la quale mangia invertebrati e piccoli vertebrati, messi dunque in pericolo dall'arrivo di una nuova specie nemica. Queste formiche sono considerate dannose non solo per il dolore causato dalla puntura, ma perché la costruzione dei formicai può danneggiare le radici delle piante, portando alla perdita di intere piantagioni e interferendo con la produzione agraria. In più, grazie al veleno contenuto nel loro aculeo e alle colonie, che possono raggiungere centinaia di migliaia di individui, le formiche di fuoco hanno un impatto (da capire in che misura) anche su animali giovani, deboli o malati.
Come fermarne la diffusione
“È in corso la pianificazione dell'eradicazione ed il monitoraggio della specie da parte della Regione Sicilia – ha spiegato ad Ansa.it. lo specialista Mattia Menchetti, esperto in materia e autore di uno studio – e il team di ricerca ha dato la propria disponibilità nel ruolo di consulente scientifico. La partecipazione dei cittadini nella segnalazione della possibile presenza di S. invicta potrebbe essere un aiuto prezioso per coprire un'area più grande, sia attraverso i canali ufficiali che attraverso piattaforme di Citizen Science“.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.