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La nomofobia si sta diffondendo a macchia d’olio, potresti soffrirne pure tu: ecco di cosa si tratta

Nomofobia, ecco cos'è e quali persone ne vengono colpite: i consigli per curarla

La nomofobia si sta diffondendo a macchia d’olio, potresti soffrirne pure tu: ecco di cosa si tratta
Nomofobia, ecco di cosa si tratta e perchè deve preoccupare (Foto: Pixabay)

Ecco cos’è la nomofobia, una forma di ansia che ormai imperversa soprattutto tra i più giovani e i consigli per curarla

Sono poche le persone che sanno davvero cos’è la “nomofobia”, un nuovo termine coniato e inserito nel Cambridge Dictionary dal 2018. Si tratta della “paura o la preoccupazione di essere senza cellulare o di essere impossibilitati ad usarlo“. Si tratta di una sensazione di smarrimento che molti oggi provano quando ritengono di avere perso il cellulare o di esserselo dimenticato da qualche parte.

Il ruolo della dopamina

Al sito Body and Soul, la psicologa Marny Lishman ha spiegato i dettagli su questa fobia. Oggi esiste una forte dipendenza dai nostri telefoni e se qualche volta non lo abbiamo con noi, viviamo una fase di ansia, immotivata. Il motivo per cui siamo così dipendenti dai nostri telefoni va attribuita all’ormone del benessere, la dopamina. Ci sono alcuni modi per capire se le tue abitudini telefoniche stanno sfuggendo di mano, come ha affermato la stessa psicologa, Lishman.

I campanelli d’allarme da non sottovalutare

Ci sono molte persone che prendono il cellulare al solo scopo di dare una piccola occhiata per qualche minuto ma poi finiscono per rimanere con gli occhi incollati sul display per molti minuti, in qualche caso anche per ore. Questo può essere considerato un campanello d’allarme per la tua salute psichica. Se la tua dipendenza da cellulare sta condizionando la tua vita, il tuo lavoro, la tua dinamica di coppia o addirittura il sonno, allora c’è qualcosa che non va: potresti soffrire di nomofobia.

I consigli per curare questa fobia

I consigli per venire fuori da questo circolo vizioso che può condizionarci la vita sono quelli di spegnerlo assolutamente quando studiamo o lavoriamo per poi auto-conferirsi una ricompensa per non averlo usato dopo aver concluso un lavoro.

Altri comportamenti preoccupanti – sostiene la Lishman a Body and Soul – sono quando viene data maggiore priorità all’utilizzo del telefono cellulare, così come viene percepito come più importante della famiglia, del sociale, dell’istruzione o di altre importanti cose della vita“.

Le strategie per allontanarsi dallo smartphone

Dovremmo imporci una pausa lunga dalla mania di usare il telefono e metterci alla prova, verificando quanto tempo siamo capaci di rimanere lontani dallo smartphone. Dovremmo imparare a lasciarlo a casa spesso, soprattutto quando andiamo a fare qualcosa vicino casa e la necessità del cellulare non è impellente.

Dovremmo anche interrompere la tendenza a controllarlo prima di andare a letto. E’ importante anche dedicarci di più ai nostri hobby e alle passioni in modo da poterci distrarre. Molto meglio dedicarsi alla vita reale che limitare la nostra vita a fissare un display dove non accadono cose reali.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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