Google si impegna direttamente per aiutare il popolo ucraino
Con i tempi che si evolvono anche la tecnologia gioca un ruolo fondamentale nelle guerre. È il caso di quanto sta succedendo in Ucraina, dove Google ha deciso di impegnarsi direttamente per offrire una soluzione utile al popolo ucraino. Il colosso di Mountain View, come riporta Corriere.it, introdurrà un servizio per avvisare la popolazione del Paese dell’arrivo di imminenti raid russi: è quanto annunciato con un post sul blog ufficiale della società.
Come funziona il nuovo sistema
La nuova funzione, che sarà disponibile per tutti gli smartphone Android, sarà inserita all’interno del Play Service di cui sono già dotato quasi tutti gli smartphone con il sistema operativo di Google. Il servizio, come spiegato su Twitter dal vicepresidente Dave Burke, si basa sulla stessa tecnologia utilizzata per avvertire le persone dell’imminente arrivo di terremoti: saranno dunque utilizzate le allerte lanciate dal governo ucraino, finora disponibili sull’applicazione Ukrainian Alarm.
Google terrà conto della posizione dell’utente
Come scoperto da XDA Developers, Google utilizzerà la posizione del dispositivo per inviare gli avvisi di raid nella zona, ma non sfrutterà questa informazione per tracciare o identificare la persona in questione. Due le tipologie di notifica: quelle che riportano un’allerta di raid imminente da parte del governo ucraino e quelle che indicano la cancellazione del segnale di pericolo.
Le sanzioni di Google alla Russia
Già nei giorni scorsi Google era intervenuta per aiutare l’Ucraina, con sanzioni molto dure nei confronti della Russia: il colosso aveva infatti deciso di interrompere la possibilità di inserire inserzioni pubblicitarie nel paese, aveva estromesso dal Play Store le app dei media controllati dal governo russo, bloccato Google Play e le transazioni sullo stesso storie e chiuso la maggior parte delle attività del Paese. Anche gli altri colossi della tecnologia hanno adottato misure simili.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.