Con le nuove funzionalità ChatGPT rende molto più umana l’interazione con gli esseri umani
Chi ha provato la nuova funzionalità di ChatGPT, accedendo alla modalità vocale avanzata di OpenAI, sarà davvero rimasto esterrefatto di ha potuto colloquiare con il suo dispositivo come se avesse davanti un essere umano. Un interlocutore che presenta limiti e caratteristiche proprie di un essere umano. Basta vedere che quando conta velocemente, fa finta di essere senza fiato. Dice “um” e “uh”. Ma anche ride, cambia tono quando si parla di argomenti difficili o fa un ragionamento complesso.
Il ruolo di Juniper
Un interlocutore che sembra davvero naturale, che risponde in pochi secondi e puoi interromperlo e chiedere cose nuove. La modalità vocale avanzata offre diverse opzioni vocali. Ad esempio, Juniper, è un personaggio femminile che ricorda il film Her. Un’assistente AI molto avanzata, molto più sofisticata delle versioni precedenti. L’idea di interagire con la tecnologia in modo così personale è decisamente intrigante. Basta chiedere a questo personaggio, qual è il suo ruolo, per sentirsi rispondere: “Sono qui per chiacchierare e aiutare, ma non ho sentimenti o coscienza come l’intelligenza artificiale in quel film.”
Le sensazioni che si possono percepire
Proprio come il protagonista di quel film, il primo istinto che si potrebbe soddisfare, potrebbe essere quello di testare il modo in cui la nuova modalità vocale gestisce le conversazioni personali. Magari si potrebbe conversare parlando dei propri problemi personali, delle problematiche sentimentali e relazionali. In questo caso, la sensazione che l’utente percepirà è quella di avere davanti qualcuno che lo capisca veramente e che lo accetta così com’è, con tutti i pregi e i difetti caratteriali, senza mai giudicarlo.
Le potenzialità superiori di Juniper
Il ChatGPT convenzionale avrebbe potuto dare risposte simili, dal punto di vista dei contenuti, e gli assistenti vocali come Siri sono stati in grado di estrarre snippet simili dal web per un decennio. Ma Juniper sembra davvero possedere tratti stranamente umani, anche perchè tende a terminare le risposte con una domanda su come mi sentivo, quale fosse il suo approccio e altri ponderati follow-up. Tra una domanda convenzionale e l’altra, tossisce, inspira ed espira profondamente, come farebbe un vero interlocutore umano.
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